Nella sezione โOpen dataโ del sito Inail sono disponibili i dati analitici delle denunce di infortunio โ nel complesso e con esito mortale โ e di malattia professionale presentate allโIstituto entro il mese di febbraio. Nella stessa sezione sono pubblicate anche le tabelle del โmodello di letturaโ con i confronti โdi meseโ (febbraio 2022 vs febbraio 2023) e โdi periodoโ (gennaio-febbraio 2022 vs gennaio-febbraio 2023).
Inail: in 2 mesi 100 denunce di morti sul lavoro (-12,3%)
Gli open data pubblicati sono provvisori e il loro confronto richiede cautele, in particolare rispetto allโandamento degli infortuni con esito mortale, soggetti allโeffetto distorsivo di โpunte occasionaliโ e dei tempi di trattazione delle pratiche. Per quantificare il fenomeno, comprensivo anche dei casi accertati positivamente dallโIstituto, sarร quindi necessario attendere il consolidamento dei dati dellโintero 2023, con la conclusione dellโiter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia.
Nel numero complessivo degli infortuni sono comprese anche le comunicazioni obbligatorie effettuate ai soli fini statistici e informativi da tutti i datori di lavoro e i loro intermediari, compresi i datori di lavoro privati di lavoratori assicurati presso altri enti o con polizze private, degli infortuni che comportano unโassenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dellโevento.
Il confronto effettuato su un singolo bimestre, tuttavia, potrebbe rivelarsi poco attendibile rispetto al trend che si delineerร nei prossimi mesi. Per unโanalisi piรน indicativa dellโandamento infortunistico, infatti, sarร necessario attendere un lasso di tempo maggiore, anche per tener conto di eventuali ritardi nelle denunce di infortunio, in particolare di quelle con esito mortale, pervenute allโInail.
Ciรฒ premesso, nel primo bimestre di questโanno si registra, rispetto allโanalogo periodo del 2022, una decisa riduzione delle denunce di infortunio in complesso (dovuta soprattutto al notevole minor peso dei casi di contagio da Covid-19), un calo di quelle mortali e una crescita delle malattie professionali.
DENUNCE DI INFORTUNIO
Le denunce di infortunio presentate allโInail entro il mese di febbraio 2023 sono state 86.483, in calo del 29,1% rispetto alle 121.994 del primo bimestre 2022, in aumento rispetto alle 82.634 del 2021 (+4,7%) e in riduzione rispetto al 2020 (-10,4%) e al 2019 (-13,6%).
A livello nazionale i dati rilevati al 28 febbraio di ciascun anno evidenziano, per il primo bimestre del 2023 rispetto allโanalogo periodo del 2022, un decremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 111.975 del 2022 ai 74.916 del 2023 (-33,1%), mentre quelli in itinere, occorsi cioรจ nel tragitto di andata e ritorno tra lโabitazione e il posto di lavoro, hanno fatto registrare un aumento del 15,5%, da 10.019 a 11.567.
Nel febbraio di questโanno il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un -36,4% nella gestione Industria e servizi (dai 103.661 casi del 2022 ai 65.941 del 2023), un +4,2% in Agricoltura (da 3.435 a 3.579) e un +13,9% nel Conto Stato (da 14.898 a 16.963). Si osservano decrementi significativi degli infortuni in occasione di lavoro in alcuni settori produttivi come la Sanitร e assistenza sociale (-78,9%), lโAmministrazione pubblica, che comprende lโattivitร degli organismi preposti alla sanitร โ Asl โ e gli amministratori regionali, provinciali e comunali (-71,8%), e il Trasporto e magazzinaggio (-65,0%).
Lโanalisi territoriale evidenzia un calo delle denunce in tutte le aree del Paese. La flessione maggiore รจ nel Nord-Ovest (-36,3%), seguito da Sud (-32,1%), Isole (-31,5%), Centro (-27,3%) e Nord-Est (-19,5%). Tra le regioni con i maggiori decrementi percentuali si segnalano Campania, Liguria, Lazio e Piemonte.
Il calo che emerge dal confronto dei primi bimestri del 2022 e del 2023 รจ legato sia alla componente femminile, che registra un -45,1% (da 58.004 a 31.867 casi denunciati), sia a quella maschile, che presenta un -14,6% (da 63.990 a 54.616). Il decremento ha interessato sia i lavoratori italiani (-32,1%) sia quelli comunitari (-26,0%) ed extracomunitari (-8,7%). Dallโanalisi per classi di etร emergono decrementi generalizzati in tutte le fasce, tranne tra gli under 20 (+36,6%) e, in minor misura, tra gli over 69 anni (+7,9%).
CASI MORTALI
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate allโIstituto nel primo bimestre 2023 sono state 100, 14 in meno rispetto alle 114 registrate nel primo bimestre 2022, quattro in meno rispetto al 2021, otto in meno rispetto al 2020 e 21 in meno rispetto al 2019.
A livello nazionale, pur nella provvisorietร dei numeri, i dati rilevati al 28 febbraio di ciascun anno evidenziano per il primo bimestre 2023 rispetto al pari periodo 2022 un decremento sia dei casi mortali in itinere, scesi da 29 a 27, sia di quelli avvenuti in occasione di lavoro, passati da 85 a 73. Il calo ha riguardato lโIndustria e servizi (da 100 a 87 denunce) e il Conto Stato (da cinque a due), mentre lโAgricoltura sale da nove a 11 decessi.
Dallโanalisi territoriale emerge un incremento nel Nord-Ovest (da 29 a 35 casi) e un calo al Sud (da 23 a 14), nelle Isole (da 12 a 6), al Centro (da 27 a 23) e nel Nord-Est (da 23 a 22). Tra le regioni con i maggiori decrementi si segnalano la Sicilia e il Lazio (-6 decessi per entrambe), la Lombardia (-5) e la Campania (-4), mentre per gli aumenti piรน evidenti il Piemonte (+9) e il Veneto (+3).
La diminuzione rilevata nel confronto del bimestre gennaio-febbraio 2022 e 2023 รจ legata sia alla componente femminile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 13 a 7, sia a quella maschile da 101 a 93. In calo le denunce dei lavoratori italiani (da 97 a 84) e comunitari (da quattro a due), mentre aumentano quelle dei lavoratori extracomunitari (da 13 a 14).
Dallโanalisi per classi di etร , si registrano aumenti tra i 20-24enni (da quattro a sette casi) e tra i 55-59enni (da 22 a 26). Le diminuzioni, invece, riguardano soprattutto la fascia 35-39 anni (da 12 a tre) e quella 45-49 anni (da 15 a nove).
DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE
Le denunce di malattia professionale protocollate dallโInail nel primo bimestre del 2023 sono state 10.399, 2.319 in piรน rispetto allo stesso periodo del 2022 (+28,7%). Lโincremento รจ del 33,3% rispetto al 2021 e del 4,6% sul 2019, mentre il dato รจ in calo dellโ1,4% rispetto al 2020.
I dati rilevati al 28 febbraio di ciascun anno mostrano un aumento del 28,9% nella gestione Industria e servizi (da 6.681 a 8.611 casi), del 25,8% in Agricoltura (da 1.347 a 1.695) e del 78,8% nel Conto Stato (da 52 a 93). Lโaumento delle denunce interessa tutte le aree del Paese: Nord-Ovest (+37,8%), Centro (+33,2%), Sud (+29,7%), Nord-Est (+25,7%) e Isole (+9,2%).
In ottica di genere si rilevano 1.578 denunce di malattia professionale in piรน per i lavoratori, da 5.966 a 7.544 (+26,4%), e 741 in piรน per le lavoratrici, da 2.114 a 2.855 (+35,1%). Lโincremento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani, passate da 7.477 a 9.563 (+27,9%), sia quelle dei comunitari, da 221 a 243 (+10,0%), e degli extracomunitari, da 382 a 593 (+55,2%).
Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dellโorecchio continuano a rappresentare, anche nel primo bimestre del 2023, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dalle patologie del sistema respiratorio e dai tumori.
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