sabato 19 Aprile 2025

In aumento i segnali di indebolimento dellโ€™economia italiana, soprattutto nellโ€™industria. La crescita รจ piรน fragile, con il lento calo dellโ€™inflazione e il credito piรน caro. I servizi sono meno dinamici, le costruzioni reggono, ma lโ€™industria perde terreno. Nei consumi delle famiglie italiane ci sono meno beni, in particolare alimentari, e piรน servizi. Gli investimenti sono deboli e la domanda estera รจ in calo per i beni. Segnali di rallentamento nellโ€™Eurozona, negli USA un brusco stop dellโ€™industria, mentre la ripartenza in Cina รจ sotto le attese.

Confindustria: in aumento segnali di indebolimento dell’economia italiana, soprattutto nell’industria

 

Lโ€™economia italiana e internazionale in breve

  • Crescita piรน fragile.ย Si continuano ad accumulare segnali di indebolimento, specie per lโ€™industria e le costruzioni, sebbene il +0,6% del PIL italiano nel 1ยฐ trimestre frutti una crescita giร  acquisita di +0,9% nel 2023. Fattori positivi sono il settore dei servizi che avanza, pur a ritmi piรน moderati, il prezzo del gas che resta basso, lโ€™occupazione che continua ad aumentare (+0,2% in aprile), alimentando il reddito disponibile totale delle famiglie. Lโ€™inflazione lenta a scendere e i tassi in aumento, perรฒ, frenano consumi e investimenti, mentre la fiacchezza nei mercati di sbocco ferma lโ€™export italiano.
  • Lento il calo dellโ€™inflazione.ย Lโ€™inflazione italiana ha ripreso la tendenza al ribasso a maggio (+7,6% annuo, da +8,2%), grazie al prezzo del gas in riduzione (30โ‚ฌ/mwh) che rallenta gradualmente i prezzi energetici al consumo (+11,5% annuo). I prezzi alimentari crescono altrettanto (+11,4%), ma freneranno nei prossimi mesi perchรฉ le materie prime, molto care, non mostrano ulteriori rialzi. La dinamica dei prezzi dei beni e servizi core comincia a stabilizzarsi (+4,8%, da +4,9%), dopo mesi di aumento.
  • Credito piรน caro.ย Il tasso pagato per i prestiti dalle imprese italiane รจ salito ancora in aprile (4,52%). Le condizioni sempre piรน onerose stanno sempre piรน frenando il credito bancario, che รจ in forte riduzione (-1,9% annuo in aprile). La ragione รจ il continuo rialzo del tasso BCE, in chiave anti-inflazione, portato al 4,00% a giugno, anticipando un ulteriore rialzo a luglio. Il rendimento del BTP italiano, invece, si รจ ridotto di poco a giugno (3,98% in media) ed รจ in calo lo spread sui titoli tedeschi.
  • Servizi meno dinamici. Il turismo in Italia in aprile registra un +30,7% sul 2022, in termini di spesa dei viaggiatori stranieri, ed รจ ormai stabilmente sopra i livelli del 2019. Nei servizi in aggregato, a maggio la fiducia delle imprese ha subito un calo, cosรฌ come il PMI (54,0 da 57,6), che indica comunque crescita. Lโ€™RTT index (CSC – TeamSystem) conferma per maggio una moderazione dellโ€™espansione nei servizi.
  • Le costruzioni reggono.ย La produzione delle costruzioni ha subito una forte flessione in aprile (-3,8%), dopo il +1,0% nel 1ยฐ trimestre. Lโ€™indicatore sui nuovi cantieri anticipa, comunque, un andamento stabile dellโ€™attivitร  del settore nel 2ยฐ trimestre e anche lโ€™RTT segnala a maggio un rimbalzo del fatturato.
  • Lโ€™industria perde terreno.ย In aprile si รจ accentuato il calo della produzione (-1,9%), quarta contrazione mensile consecutiva; accusa il colpo la manifattura (-2,1%), settore che finora aveva tenuto bene. Per maggio, segnali misti: il PMI manifatturiero รจ sceso ancor piรน in area di contrazione (45,9 da 46,8) e la fiducia delle imprese รจ di nuovo calata; lโ€™RTT, invece, segnala un rimbalzo dopo il brutto dato di aprile.
  • Investimenti deboli.ย Le indagini Banca dโ€™Italia del 1ยฐ trimestre mostrano un peggioramento: sono calate le attese delle imprese sulla spesa per investimenti nei prossimi 6 mesi (14,9 il saldo, da 20,0); le imprese chiedono meno credito per finanziare investimenti, piรน per le scorte e il capitale circolante. Inoltre, la produzione in Italia di beni strumentali ha subito un forte calo in aprile (-2,1%).
  • Domanda estera in calo per i beni.ย Lโ€™export italiano di beni รจ diminuito in marzo e aprile (-2,3% e -1,7%, in valore), sia nei mercati UE che extra-UE; male gli intermedi. Su base annua, la dinamica delle vendite di beni allโ€™estero si รจ molto ridotta (+1,1% in aprile), penalizzando lโ€™industria, mentre รจ robusta per i servizi (+17,3%), sostenuta dal turismo. Il commercio mondiale mostra un recupero a marzo, grazie al traino della Cina, non dellโ€™Europa; in aprile migliora lโ€™attivitร  portuale di movimentazione container.
  • Segnali di rallentamento nellโ€™Eurozona.ย Dopo il piccolo calo di PIL e produzione industriale nel 1ยฐ trimestre (rispettivamente -0,1% e -0,2%), i dati qualitativi piรน recenti, negativi, confermano per il 2ยฐ trimestre la debolezza nellโ€™area. Le aspettative delle imprese industriali, infatti, peggiorano in aprile e maggio, rilevando un rallentamento nelle prospettive di domanda; in maggio flettono anche quelle dei servizi; rimane stabile la fiducia delle famiglie, ma ancora molto sotto i livelli pre-pandemici.
  • USA: brusco stop per lโ€™industria.ย A maggio lโ€™attivitร  industriale americana ha subito una battuta dโ€™arresto: la produzione รจ scesa di 0,2%, dopo quattro incrementi consecutivi, il PMI manifatturiero รจ tornato in area di contrazione (48,4 da 50,2), lโ€™indice dei Direttori degli acquisti di Chicago รจ crollato (il calo piรน ampio dal 2020), lโ€™ISM manifattura, giร  in area recessiva, รจ sceso di poco. A giugno, perรฒ, la fiducia dei consumatori americani รจ risalita, dopo la correzione al ribasso di maggio.
  • Ripartenza in Cina, sotto le attese.ย A maggio la produzione cinese ha ripreso a crescere al tasso piรน sostenuto da quasi un anno, ma le prospettive restano ai minimi, rese piรน incerte dal mercato immobiliare in flessione giร  da metร  2021. Bene la manifattura indiana, trainata dalla domanda domestica e internazionale, e anche quella russa, che segna il record da fine 2000 per la crescita dellโ€™occupazione. Lโ€™industria brasiliana, invece, resta in calo, seppur in lieve miglioramento a maggio.

Focus del mese – Consumi: meno beni (alimentari), piรน servizi

  • Consumi in recupero, in aggregatoย Nel 2022 i consumi delle famiglie italiane sono cresciuti del +4,6%, sopra le attese degli analisti. In calo a fine anno (-1,7%), hanno ricominciato a espandersi nel 1ยฐ trimestre 2023 (+0,5%), sebbene siano ancora sotto il livello pre-Covid (-1,2%). Questo dato aggregato positivo, perรฒ, nasconde una forte eterogeneitร  di traiettorie.
  • Deboli i consumi di beni…ย La spesa per i beni รจ salita meno del totale (+2,4% nel 2022; dati di contabilitร  nazionale trimestrale). In crescita i semidurevoli (+12,3%), per esempio abbigliamento e vestiario. Invece, una dinamica fiacca caratterizza i beni durevoli (+0,5%), che perรฒ erano giร  risaliti molto lโ€™anno precedente (es. arredamento, elettrodomestici). E soprattutto i non durevoli, rimasti quasi piatti nel 2022 (+0,3%), anche perchรฉ la spesa aveva sofferto meno durante la pandemia (-2,8% nel 2020, -11,3% i consumi totali) ed era giร  tornata ai valori pre-Covid nel 2021.
  • โ€ฆ con meno alimentariย Tra i beni non durevoli, la spesa delle famiglie italiane per gli alimentari รจ in forte riduzione (-3,7% nel 2022; -8,7% nel 4ยฐ 2022 dal 1ยฐ 2021), in controtendenza rispetto a molte altre voci di spesa. Ciรฒ ha fatto da zavorra alla risalita dei consumi totali, visto anche il peso della spesa alimentare pari al 14% (secondo solo alla spesa per abitazione, acqua ed energia, 23%). I dati sulle vendite al dettaglio di beni alimentari confermano la debolezza della domanda nel 2022 (-4,3%) e mostrano uno stallo nel 1ยฐ trimestre 2023 (+0,1%). Pure negli altri paesi dellโ€™Eurozona si ha una contrazione della domanda di tali beni: le vendite al dettaglio di alimentari sono calate di -2,7% nel 2022 e registrano un -0,1% nei primi tre mesi del 2023.
  • Piรน serviziย Lโ€™altra voce di spesa che รจ variata molto รจ quella dei servizi, ma in direzione opposta: forte rimbalzo nel 2022 (+8,8%), sebbene ancora sotto i valori pre-Covid (-3,9%). Il completo superamento delle restrizioni anti-pandemia ha infatti favorito la spesa proprio in quelle categorie che piรน erano state penalizzate nel 2020-2021, come alberghi e ristoranti (+26,5% nel 2022) e ricreazione e cultura (+19,6%).
  • Quali i motivi?ย La domanda repressa per il Covid, liberatasi nel 2022, potrebbe aver frenato gli alimentari, grazie al desiderio di recupero dei โ€œpasti fuori casaโ€ (contabilizzati come servizi, non beni). Una sostituzione di “pasti a casa” con i servizi di ristorazione potrebbe essere stata dettata anche dalla dinamica dei prezzi relativi, a favore dei secondi (+11,4% annuo il rincaro degli alimentari, +6,5% i ristoranti). Inoltre, la diffusione con la pandemia dei servizi di delivery di pasti pronti a casa, a paritร  di spesa, alza quella in โ€œristorantiโ€ e abbassa quella in alimentari. Potrebbe poi esserci un โ€œeffetto redditoโ€: le famiglie meno abbienti che hanno accumulato meno extra-risparmio nel 2020-21, ora subiscono maggiore erosione del reddito reale (visto che lโ€™inflazione รจ da energia): ne puรฒ conseguire un impatto piรน negativo sui consumi alimentari, che rappresentano una maggior quota della loro spesa (26,0% nel quintile piรน basso, 14,4% nel piรน alto).
  • Ritorno su dinamiche pre-pandemicheย In parte, la dinamica recente evidenzia un recupero dei trend storici, pre-pandemia: il consumo si sposta verso comportamenti piรน sostenibili (meno spreco di cibo) e abitudini comuni tra i giovani (piรน pasti fuori casa); da oltre un decennio si vede una ricomposizione della spesa verso i servizi (+6,5% nel 2022 dal 2005) a scapito dei beni (-7,4%), specie non durevoli (-14,0%), tra cui gli alimentari (-10,6%). A inizio 2023 la quota spesa per servizi (51%) ha superato di nuovo quella dei beni (49%).
  • Prospettive per il 2023ย I consumi alimentari risentiranno ancora delle tensioni sui prezzi. รˆ probabile che anche la spesa in servizi rallenti, man mano che svaniscono gli effetti del โ€œrecuperoโ€ dei livelli pre-pandemici (e si esaurisce lโ€™extra-risparmio). Infine, il rialzo dei tassi di interesse potrebbe indebolire nei prossimi mesi la dinamica dei consumi, specie di beni durevoli, piรน sensibili al costo del credito (es. automobili).
  • Freno allโ€™industria italiana. Il taglio dei consumi alimentari puรฒ avere effetti negativi a cascata sull’industria italiana: la produzione del comparto, infatti, รจ in calo (-2,7% in aprile da gennaio). E lโ€™export, fiacco, non sembra compensare, visto che anche i consumi nei mercati europei sono in flessione.

 

UNISCITI ALLA COMMUNITY DI SOLDI365.COM:
FACEBOOKTWITTERINSTAGRAM YOUTUBE TELEGRAMLINKEDINย 

VISITA LE ALTRE SEZIONI DI SOLDI 365.COM:
HOME PAGEECONOMIAย  –ย FINANZA –ย INVESTIMENTI –ย TRADING ONLINE –ย CRIPTOVALUTE –ย RISPARMIOBUSINESS –ย GIOCHI –ย SCOMMESSE –ย LUSSOGUADAGNAREBONUS E PROMOZIONIFORMAZIONETRASFERIRSI ALLโ€™ESTEROย GUIDE E TUTORIAL –ย EVENTIVIDEOCHAT – ย FORUM.ย 

Lascia un commento

CHI SIAMO

Soldi365.com รจ un sito di informazione con notizie e approfondimenti su economia, finanza, trading online, criptovalute, investimenti, risparmio, mutui, prestiti, business, giochi, scommesse, lusso, opportunitร  di guadagno, bonus e promozioni, formazione, eventi, vivere all’estero, studiare all’estero, lavorare all’estero e aprire un’attivitร  allโ€™estero. Presente una sezione dedicata a guide e tutorial e un ampio spazio riservato ai lettori, che possono confrontarsi su tutti i temi trattati sul sito attraverso chat e forum.

ยฉ Copyright 2022 –ย  Soldi365.com – PI 01432840914 – Tutti i diritti riservatiย