lunedรฌ 3 Febbraio 2025

Le nuove misure adottate dal Governo per mitigare lโ€™impatto dei costi dellโ€™energia per imprese e famiglie sono ancora insufficienti e vanno fortemente potenziate, a cominciare dalla necessitร  di reintrodurre i crediti dโ€™imposta energetici e di azzerare gli oneri generali di sistema per il settore elettrico, analogamente a quanto fatto per il gas: รจ quanto si legge in una nota di Confcommercio in audizione sul Dl Energia davanti alle Commissioni Finanze e Attivitร  produttive della Camera.

Decreto Energia, Confcommercio: “Urgente ripristino crediti d’imposta e azzeramento oneri di sistema”

Nonostante il trend dei valori delle materie prime energetiche abbia imboccato, nel primo semestre dell’anno, un percorso di progressiva normalizzazione โ€“ prosegue la nota – i prezzi delle forniture al dettaglio permangono ancora su livelli eccezionalmente alti rispetto a quelli pre-crisi. La spesa energetica delle imprese del terziario di mercato risulterร  infatti, nel 2023, maggiore del 44% rispetto a quella del 2019. Questi dati – annota Confcommercio – richiamano innanzitutto la necessitร  di un intervento di sterilizzazione degli oneri generali di sistema elettrici per imprese e famiglie che occorrerร  mantenere in essere fintantochรฉ non si giungerร  ad una stabilizzazione dei prezzi.

Analogamente, occorrerร  ripristinare i crediti dโ€™imposta energetici, proprio in considerazione del divario emerso tra il prezzo dellโ€™energia elettrica nel trimestre di riferimento e i valori registrati nel 2019. Occorre inoltre ripristinare le scadenze originariamente previste per usufruire dei crediti dโ€™imposta relativi al primo e secondo trimestre 2023, alla luce delle modifiche introdotte dal recente โ€œdecreto prorogheโ€.

Per Confcommercio, il costo della sterilizzazione degli oneri e del ripristino dei crediti dโ€™imposta potrebbe trovare adeguata copertura finanziaria anche nelle risorse derivanti dai proventi delle aste ETS versati dal GSE alla tesoreria dello Stato. Stando agli ultimi dati, da gennaio a giugno 2022, lโ€™Italia ha collocato le quote di emissione di CO2 ad un prezzo medio di 82 โ‚ฌ/tCO2, generando proventi pari, al 30 giugno 2022, a circa 10,4 miliardi di euro.

Occorre poi โ€“ conclude Confcommercio – sbloccare i fondi giร  previsti a sostegno delle comunitร  energetiche e procedere speditamente sul fronte dellโ€™attuazione delle misure contenute nel nuovo Capitolo RePowerEU del PNRR avviando, da subito, gli interventi di accompagnamento della transizione green del settore produttivo e di impulso allโ€™autoproduzione da fonti rinnovabili e assicurando la loro effettiva inclusivitร , settoriale, dimensionale e territoriale.

 

 

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