L’ultima sessione della settimana ha portato a una chiara tendenza negativa per la Borsa di Milano: nel giorno della diffusione del report sul rating dell’Italia da parte di S&P, l’indice Ftse Mib ha registrato una chiusura in ribasso dell’1,40% a 27.357 punti, mentre l’Ftse All share è sceso dell’1,39% a quota 29.137.
Seduta negativa per la Borsa di Milano (-1,40%) e gli altri listini europei
Tutti i mercati azionari europei hanno evidenziato un netto calo: Francoforte ha registrato la peggiore performance, con una flessione finale dell’1,6%, seguita da Parigi e Amsterdam, entrambe in calo dell’1,5%. Londra e Madrid hanno registrato un calo dell’1,3%. Nel frattempo, l’Rtsi di Mosca è cresciuto di oltre il 2% in dollari, sostenuto anche dal prezzo del petrolio che è rimasto stabile intorno agli 89 dollari al barile, mentre il prezzo del gas è salito dell’1% a 51 euro al megawattora.
Lo Spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi a 10 anni ha mostrato una tenuta a 203 punti base alla chiusura, rispetto ai 202 punti dell’apertura. Il rendimento del prodotto del Tesoro è sceso di due punti base, in linea con gli altri bond europei, al 4,91%.
In questo contesto, in Piazza Affari, Saipem ha subito un crollo del 6% a 1,45 euro dopo recenti rialzi, mentre Iveco è scesa del 4,6%. Mps ha registrato una perdita di quasi quattro punti percentuali e Tim ha chiuso in ribasso del 3,6% a 0,26 euro. Poste ha subito vendite del 3,5%, mentre l’unica eccezione è stata Nexi, in crescita del 2,5% a 6,6 euro, alimentata dalle voci riguardo ad altre valutazioni di offerte da parte di fondi, oltre a Cvc, per l’acquisto del gruppo dei pagamenti.