È corsa contro il tempo riguardo al Superbonus. Il cosiddetto “salva-lavori”, che prevede una Sal straordinaria e una sanatoria per evitare la restituzione dei fondi da parte di chi non completi le opere migliorando di due classi l’efficienza energetica della propria abitazione, sarà discusso nel consiglio dei ministri del 28 dicembre.
Superbonus, il pressing per la proroga dei lavori. FI: solo per chi è già al 70%
Lo riferisce oggi Il Messaggero. Questa misura potrebbe essere inserita nel milleproroghe di fine anno o in un provvedimento separato. A causa della pausa natalizia, le discussioni tecniche sono state temporaneamente sospese fino al 27 dicembre, quando il tema sarà nuovamente affrontato.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti raccomanda cautela, sottolineando che la misura ha un costo di 4,5 miliardi di euro al mese. Il Tesoro sta aspettando i dati finali di spesa del 110% per l’anno, che a novembre ha già superato i 90 miliardi e potrebbe oltrepassare i 100 miliardi.
Di fronte a questa situazione, il Tesoro cerca di limitare la spesa pubblica. Tuttavia, c’è una forte pressione da parte dei partiti della maggioranza, tra cui Forza Italia, che non si accontenta della misura “salva lavori” e propone una mini proroga di due o tre mesi per i condomini che hanno completato almeno il 70% dei lavor.
È probabile che questa questione debba essere risolta direttamente in consiglio dei ministri da Giorgia Meloni. Nel decreto previsto per il 28 febbraio si prevede anche l’introduzione di una norma anti-elusiva per il bonus barriere architettoniche, l’unico a mantenere lo sconto in fattura per altri due anni, al fine di prevenire una situazione simile a quella dello sconto del 90% per il rifacimento delle facciate.