Piazza Affari conclude in lieve aumento dopo una sessione caratterizzata da alti e bassi, iniziando con entusiasmo ma virando in territorio negativo a seguito della pubblicazione del dato sull’inflazione USA di marzo, che ha superato le attese, attenuando le previsioni di un possibile taglio dei tassi da parte della Fed già a giugno.
Piazza Affari chiude positiva (+0,27%). Europa poco mossa
Il Ftse Mib ha chiuso con un incremento dello 0,27%, rimontando verso la fine grazie al rialzo del settore bancario.
Lo spread tra Btp e Bund ha registrato un calo di un punto base, fermandosi a 136, mentre i rendimenti dei titoli di stato nell’area euro sono aumentati a seguito dei dati sull’inflazione americana, indicando che la battaglia delle banche centrali contro l’inflazione è ancora lungi dall’essere conclusa.
Il rendimento del titolo decennale italiano è cresciuto di cinque punti base, arrivando al 3,79%.
In evidenza su Piazza Affari Mps, con un salto del 4,83%, seguita da Popolare di Sondrio (+2,5%), Saipem (+2,5%), Banco Bpm (+2,4%), Bper (+1,8%) e Poste (+1,7%). Positiva anche Ferrari (+1,3%), valorizzata da Bofa, mentre chiudono in negativo Amplifon (-4%) e il settore delle utilities, guidato da Italgas (-2,8%), a seguito di voci su un’offerta per F2i Rete Gas, ed Enel (-2,2%), influenzata anche dalle conseguenze dell’incidente alla centrale di Bargi.
Risultati negativi per Diasorin (-2,2%) e Iveco (-2%), mentre al di fuori del Ftse Mib spiccano Beghelli (+7,7%) e Dovalue (+6,4%), con Juventus in calo del 6,2%.
Le Borse europee hanno chiuso la sessione in recupero nonostante i dati sull’inflazione americana. I mercati hanno terminato le contrattazioni in modo eterogeneo ma prossimi alla parità : Londra è avanzata dello 0,33%, Francoforte dello 0,11%, mentre Parigi ha registrato una lieve flessione dello 0,05% e Madrid dello 0,38%.