Le Borse europee chiudono in calo, in attesa di nuove indicazioni sulle future politiche monetarie delle banche centrali. Gli investitori rimangono in sospeso dopo gli ultimi dati macroeconomici e in attesa di quelli sull’inflazione, cruciali per le decisioni imminenti della BCE.
Le Borse europee chiudono deboli. Milano perde lo 0,38%
Piazza Affari conclude la giornata con un calo: l’indice Ftse Mib scende dello 0,38%, fermandosi a 33.707 punti.
Le piazze finanziarie di Francoforte (-0,8%), Parigi (-0,58%), Londra (-0,41%) e Madrid (-0,48%) seguono la stessa tendenza negativa.
A Piazza Affari, Leonardo registra una perdita del 2,9%, risentendo delle difficoltร del settore difesa e aeronautico europeo, aggravate dal crollo di Airbus a Parigi (-9%), che ha ridotto le sue previsioni di crescita.
Lo spread tra i Btp e i Bund tedeschi chiude stabile a 151 punti, con il rendimento del titolo decennale italiano al 3,92%.
Anche Tim registra una significativa perdita del 2,6% in vista della conclusione dell’accordo con Kkr per la vendita della sua rete, insieme a Diasorin (-2,2%) e Pirelli (-1,9%). Le banche vedono un calo dopo i guadagni della sessione precedente, con significative vendite su Popolare di Sondrio (-1,8%), Mps (-1,7%), Unicredit (-1,2%), Intesa e Bper (-0,4%).
Una giornata migliore per il settore del lusso, con Moncler e Cucinelli che guadagnano rispettivamente lo 0,5% e lo 0,4%.
Il settore energetico beneficia dell’aumento del prezzo del petrolio: Saipem avanza del 3,6% e Eni dello 0,8%, mentre Tenaris registra una leggera flessione dello 0,6%.
Le utility mostrano risultati misti con A2a e Enel in rialzo dello 0,6% e 0,5% rispettivamente, mentre Hera perde lo 0,3%. Iren guadagna l’1% dopo l’approvazione del nuovo piano e la decisione di licenziare l’ex amministratore delegato Paolo Signorini.
Nel segmento delle medie capitalizzazioni milanesi, Philogen si distingue con un +2,01%. Positiva anche Anima Holding con un +0,56%.
Le vendite colpiscono duramente Fincantieri, che chiude a -9,34%, e De’ Longhi, che scende del 4,63%.
Infine, Industrie De Nora e Sesa chiudono rispettivamente con ribassi del 3,29% e del 2,84%.
Juventus lascia invece sul terreno lo 0,45%.