Nella giornata di ieri, il valore del Bitcoin è crollato a 54mila dollari. Bruciati quasi 200 miliardi in meno di una settimana. Sul vertiginoso calo della regina delle criptovalute si è espresso Gabriel Debach, market analyst di eToro, intervista da La Stampa. Le sue parole: “Passata l’euforia legata agli Etf e all’halving, gli investitori in Bitcoin si trovano ora a fronteggiare diverse sfide – spiega Debach -. Tra queste, si registra un calo della domanda di fondi negoziati in Borsa legati al Bitcoin negli Stati Uniti, vendite di token sequestrati in Germania e Stati Uniti e i rimborsi di Mt. Gox. Queste vendite congiunte, insieme ad altri movimenti, hanno portato alla liquidazione di circa 935 milioni di dollari in posizioni di acquisto dal martedì scorso, mettendo ulteriore pressione sul prezzo del Bitcoin”.
Debach si riferisce al fatto che nel 2013 in Germania furono sequestrati quasi 50.000 Bitcoin collegati all’ex gestore del sito di pirateria cinematografica Movie2K. “Questo tesoro vale circa 2,3 miliardi di dollari ai prezzi attuali – dice l’analista di eToro – e dal 19 giugno scorso sono stati venduti 7.000 Bitcoin, una piccola parte di quell’enorme riserva. Dopo queste vendite, la Germania detiene ancora poco meno di 43.000 Bitcoin”.