Thursday 21 November 2024

Lโ€™Italia si conferma la meno conveniente tra i principali Paesi europei per i costi praticati sul credito al consumo. Secondo lโ€™ultima rilevazione della Fondazione Fiba di First Cisl, condotta su dati Bce, il Taeg sulle nuove operazioni a maggio registra una nuova crescita, attestandosi al 10,66% contro il 10,59% toccato ad aprile.

Credito al consumo, First: in Italia a maggio tornano a salire i costi

Un andamento che si rispecchia in quello dellโ€™area euro, dove Il Taeg รจ passato da 8,58% a 8,69%. Anche tra gli altri grandi Paesi si conferma la tendenza al rialzo: sia Germania (da 8,34% a 8,46%) che Francia (da 6,76% a 6,82%) fanno registrare aumenti a maggio.

Il dato italiano resta comunque sensibilmente piรน elevato, cosรฌ come risulta nettamente piรน elevata la quota che gli italiani destinano al credito al consumo sul totale dei prestiti richiesti: a maggio si arriva al 18,5% contro una media dellโ€™area euro dellโ€™11,2%. Sia per lโ€™Italia che per lโ€™area euro il trend di crescita รจ costante dallโ€™inizio dellโ€™anno. Lontanissime, in questa classifica, restano Germania e Francia, che si fermano rispettivamente al 9,8% ed al 12,6%.

 

La domanda dei consumatori italiani non sembra tuttavia risentire di condizioni di accesso cosรฌ penalizzanti. Rispetto al marzo 2023, infatti, il ricorso a questa forma di indebitamento รจ cresciuto da 153,9 a 162,4 miliardi (+ 5,88%), in un contesto in cui i prestiti alle famiglie sono calati dello 0,9%.

Tra le regioni, a marzo lโ€™aumento maggiore rispetto al trimestre precedente si registra in Toscana (+ 1,64%), Liguria (+ 1,36%) e Molise (1,28%), quello meno significativo in Trentino Alto Adige (+ 0,32%). Se guardiamo al complesso dei prestiti alle famiglie prevale invece il segno meno, con le sole eccezioni di Puglia, Sardegna e Sicilia, dove gli aumenti sono peroฬ€ modesti.

 

Screenshot

 

In questo quadro si conferma il calo dei tassi sui mutui, con il Taeg che a maggio scende al 4,04% rispetto al 4,09% di aprile. Dopo essere rimasto costantemente su livelli piรน elevati fino a marzo, il dato italiano da aprile ha iniziato a convergere con quello medio dellโ€™area euro (4,03%), per poi allinearsi quasi del tutto a maggio. I costi di un prestito per lโ€™acquisto della casa restano comunque superiori a quelli richiesti dalle banche in Germania (3,96%), ma non in Francia (4,07%).

 

 

Dallโ€™analisi emerge inoltre che la rischiositร  del credito, rappresentata dal tasso di deterioramento dei prestiti alle famiglie, pur rimanendo su livelli contenuti, รจ cresciuta costantemente nel corso del 2023 per poi ripiegare nel primo trimestre del 2024 (da 0,262% a 0,246%). Guardando ai dati su base regionale le difficoltร  maggiori si registrano al Sud, con il picco in Sicilia (0,408%), seguita da Calabria (0,395%) e Campania (0,364%).

Va segnalata inoltre la crescita continua del fenomeno della cessione del quinto dello stipendio, una forma di prestito che, quando correlata ai consumi, denota implicazioni sul terreno sociale che non possono non destare preoccupazione. Dal 2011 al 2023 lโ€™ammontare di questi prestiti รจ pressochรฉ raddoppiato, passando da poco piuฬ€ di 10 miliardi ad oltre 18 miliardi di euro.

 

 

 

Colombani: preoccupa la crescita dei volumi con tassi che si mantengono alti, sulla cessione del quinto serve responsabilitaฬ€

โ€œLa situazione di indebitamento complessivo della famiglie italiane รจ piรน bassa della media delle famiglie europee, ma desta preoccupazione il trend ultradecennale di rialzo del credito al consumo, soprattutto per il livello dei tassi annui effettivi globali, piรน alti di quasi il 2% della media europea e di quasi il 4% rispetto alle famiglie francesiโ€, sottolinea il segretario generale First Cislย Riccardo Colombani.

โ€œCrescono i volumi, nonostante il calo complessivo dei prestiti alle famiglie, e rimangono molto alti i tassi effettivamente praticati, nonostante le aspettative di riduzione dei tassi da parte della Bce. รˆ opportuno uno sguardo attento e responsabile riguardo ai prestiti legati alla cessione del quinto, soprattutto quando correlati al consumo, che potrebbero rappresentare โ€“ conclude Colombani โ€“ la spia di grandi difficoltร  nel soddisfacimento dei bisogni primariโ€.

 

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