Il Giornale apre così le sue pagine economiche: “Auto, l’elettrica affossa i big. Wall Street brucia 80 miliardi”. I conti del secondo trimestre deludono le attese. I titoli Ford, Gm, Stellantis e Tesla hanno perso il 12% in una settimana. Per gli Agnelli in fumo 700 milioni.
Auto, l’elettrica affossa i big. Wall Street brucia 80 miliardi. Per gli Agnelli in fumo 700 milioni
Le azioni delle principali case automobilistiche hanno subito un duro colpo dagli investitori, a seguito di risultati trimestrali sotto le aspettative. La scorsa settimana è stata particolarmente difficile per il settore automobilistico – osserva il quotidiano milanese – , con notevoli cali registrati a Piazza Affari.
Stellantis, insieme alle altre tre grandi aziende del settore quotate a Wall Street – Ford, GM e Tesla – ha visto un crollo medio del 12% nel corso delle ultime cinque sessioni, con una perdita di valore di mercato di 80 miliardi di dollari. È stata una settimana ardua anche per il gruppo Agnelli: Iveco ha perso oltre il 20%, Stellantis il 13% e Exor ha subito un calo del 3% ad Amsterdam. Ferrari ha registrato una diminuzione più contenuta, pari allo 0,8%, in attesa ancora di pubblicare i propri risultati.
In totale, le aziende legate alla famiglia Agnelli hanno perso 9 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, e gli eredi dell’Avvocato hanno visto evaporare circa 700 milioni di dollari. Il settore automobilistico sta attraversando un periodo critico.
Dopo le difficoltà di approvvigionamento post-Covid, che hanno impedito ai produttori di rispondere prontamente alla rapida ripresa della domanda, la situazione si è ora invertita. La domanda è stagnante sia in Europa che negli Stati Uniti, con un incremento delle scorte di veicoli invenduti. Un aspetto evidente in entrambi i contesti è che la transizione verso i veicoli elettrici sta procedendo molto più lentamente del previsto, nonostante la riduzione del divario di prezzo rispetto alle auto tradizionali a combustione.