Inizio settimana con forte calo per il petrolio, le cui quotazioni risentono dei timori di recessione: il WTI scende a 72,78 dollari al barile, registrando una perdita dell’1,01%. Anche il Brent mostra un calo, attestandosi a 76,11 dollari al barile, con una flessione dello 0,91%.
Nonostante il tumulto nei mercati azionari, il prezzo del gas non mostra variazioni significative: nel mercato di Amsterdam, punto di riferimento per l’Europa, il future sul metano con consegna a settembre si mantiene stabile intorno ai 36,5 euro al Megawattora.
Per quanto riguarda l’oro, le quotazioni rimangono sostanzialmente invariate nonostante il crollo dei mercati azionari, tra cui Tokyo che segna una perdita del 10%. Il metallo prezioso non sembra particolarmente influenzato dai timori di recessione o dalle tensioni in Medio Oriente. Il contratto spot รจ quotato a 2.434,31 dollari l’oncia, con una lieve flessione dello 0,37%, mentre il contratto a dicembre registra un incremento, posizionandosi a 2.479,80 dollari l’oncia (+0,40%).