In un contesto che vede un crescente fabbisogno di energia elettrica decarbonizzata, ilย nuovo nucleareย si propone comeย soluzione chiaveย โย in ottica complementare con le rinnovabiliย โย per il raggiungimento degliย obiettivi di neutralitร climatica, perย il rafforzamento dellaย sicurezza energeticaย del Paese e per laย competitivitร del sistema-Paese.
Energia, da nuovo nucleare impatto positivo sul Pil di 50,3 miliardi di euro tra 2030 e 2050
In grado di garantire una fornitura programmabile, modulabile e a costo fisso, il nuovo nucleare agisce da โstabilizzatore sistemicoโ, abilitando una produzione elettrica decarbonizzata eย tecnologicamente indipendente dallโestero, che offre allโItalia e allโEuropa lโoccasione strategica โ se colta da subito – per raccogliersi intorno a un piano industriale e di sviluppo comune, capace di accrescere il proprio Prodotto Interno Lordo.
Designย modulare semplificato, sicurezza rafforzata, capacitร di combinare produzione elettrica, calore per usi industriali e idrogeno, flessibilitร e limitato consumo idrico e di suolo sono alcune delle caratteristiche peculiari che rendono il nuovo nucleare โ costituito da Small Modular Reactor e Advanced Modular Reactorย โ laย soluzione ottimaleย per sostenere il percorso diย decarbonizzazione.ย Essendo una tecnologia complementare alle rinnovabili, permette di ottimizzare i costi di sistema ed assicurare un prezzo competitivo per i clienti finali, in particolare quelli energivori.
ร quanto emerge dallo Studio โIl nuovo nucleare in Italia per i cittadini e le imprese: il ruolo per la decarbonizzazione, la sicurezza energetica e la competitivitร โ, realizzato da Edison, Ansaldo Nucleare e TEHA Group e anticipato oggi, nellโambito della 50o edizione ย del Forum โLo Scenario di oggi e di domani per le strategie competitiveโ di TEHA, in una conferenza stampa cui hanno preso parte Valerio De Molli,ย Managing Partnerย e CEO di The European House โ Ambrosetti e TEHA Group, Nicola Monti, Amministratore Delegato di Edison,ย Daniela Gentile, Amministratore Delegato di Ansaldo Nucleare e Ferruccio Resta, Professore del Politecnico di Milano; Presidente della Fondazione Politecnico di Milano; Presidente della Fondazione Bruno Kessler; Presidente del Centro Nazionale per la Mobilitร Sostenibile e componente dellโAdvisory Board che ha supervisionato lo sviluppo della ricerca.
โIl nuovo nucleare non รจ soltanto una risorsa preziosa per raggiungere gli obbiettivi di transizione energetica al 2050, ma costituisce una vera e propria occasione di rilancio industriale per il Paese, contribuendo a massimizzare la competitivitร di tutto il sistema. Lo studio condotto dimostra i benefici attivabili dal nuovo nucleare, un settore strategico dove lโItalia ha lโoccasione di essere protagonista, se da subito viene definito un piano industriale di medio-lungo periodo per garantire un futuro energetico stabile, sicuro e competitivo per il nostro Paeseโ,ย ha commentatoย Nicola Monti, Amministratore Delegato di Edison. โEdison ha giร mosso alcuni passi concreti per essere pronta, qualora si creassero le condizioni. Siamo parte della Piattaforma Nazionale per un nucleare sostenibile, voluta dal MASE, e attraverso la sottoscrizione di molteplici intese siamo impegnati con i nostri partner a sviluppare le competenze necessarie e a individuare le soluzioni appropriate per lโadozione delle nuove tecnologie nucleari a beneficio degli obiettivi di decarbonizzazione e di sostenibilitร economica e sociale per il sistema-Paeseโ.
โPer lโItalia si riapre una nuova riflessione sul ruolo benefico che le nuove tecnologie nucleari disponibili o in via di sviluppo possono giocare nel mix energetico italiano, integrando le energie rinnovabili e assicurando la continuitร e la sicurezza della fornitura elettrica“, ha commentatoย Daniela Gentile, Amministratore Delegato di Ansaldo Nucleare.ย “Con grande resilienza numerose aziende italiane, non solo il nostro Gruppo, hanno mantenuto e sviluppato capacitร nel settore nucleare ed hanno ora l’opportunitร di divenire protagoniste nello sviluppo del nuovo nucleare nel piรน ampio mercato europeo ed internazionale e supportare la fondamentale azione di informazione trasparente a tutti i livelli, per creare un ampio consenso sul quale fare affidamento per sviluppare un affidabile programma nazionaleโ.
โL’Europa e l’Italia si trovano oggi in un momento decisivo per il futuro energetico, in cui le decisioni sulle politiche da implementare per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2050 determineranno non solo la rapiditร con cui questi obiettivi verranno raggiunti, ma anche la competitivitร della nostra economia e la sicurezza strategica del Paese.โย ha commentatoย Valerio De Molli,ย Managing Partnerย e CEO di The European House โ Ambrosetti e TEHA Group. โIn questa congiuntura storica, lo sviluppo del nuovo nucleare porta con sรฉ molteplici caratteristiche peculiari rispetto alla tecnologia tradizionale che si rivelano particolarmente funzionali per il raggiungimento dei target di decarbonizzazione al 2050 in una logica di integrazione ottimale con lo sviluppo delle rinnovabili. Il tutto, inoltre, valorizzando una filiera industriale su cui lโItalia puรฒ vantare eccellenze assolute e che potrebbe mobilitare fino a 50 miliardi di euro di valore aggiunto grazie allo sviluppo del nuovo nucleare in Italiaโ.
โMolteplici sono le sfide cui oggi siamo chiamati a rispondere: la dipendenza dai fossili, responsabili del cambiamento climatico e dell’inquinamento atmosferico, i fenomeni geopolitici, la vulnerabilitร e la crescente domanda di energia elettrica, alimentata soprattutto dallโavvento di tecnologie disruptive come Intelligenza Artificiale, High Performance Computing, Cloud e Data Center. Di fronte a uno scenario cosรฌ complesso, lโEuropa sta ripensando al proprio modello energetico, alla ricerca di soluzioni sicure, affidabili e con una ridotta impronta carbonica, e lโItalia non puรฒ permettersi di rimanere esclusa. In questo contesto, emerge come potenziale elemento di svolta una fonte di energia che, in realtร , conosciamo da quasi un secolo: il nucleare.โย ha commentatoย Ferruccio Resta,ย Professore del Politecnico di Milano; Presidente della Fondazione Politecnico di Milano; Presidente della Fondazione Bruno Kessler; Presidente del Centro Nazionale per la Mobilitร Sostenibile.
Lo sviluppo tecnologico del nuovo nucleare si inserisce in un contesto energetico in cui lโenergia nucleare continua ad avere un ruolo cruciale e vive oggi una fase di espansione a livello mondiale, con 61 progetti di nuovi reattori in fase di costruzione. La produzione nucleare ha storicamente fornito una quota significativa dell’energia elettrica mondiale (in media 12,5% del totale negli ultimi 50 anni) e, sebbene l’Europa abbia ridotto la propria incidenza sul totale globale, lโenergia nucleare resta oggi laย 1ยฐ fonte di generazione elettrica in Unione Europeaย (22% del totale).
Ilย nuovo nucleareย conta attualmente, a livello globale, oltreย 80 progetti in via di sviluppo. In un contesto di forte competizione internazionale, lโEuropa sta adottando misure concrete per promuovere loย sviluppo del nuovo nucleare, che รจ stato infatti inserito tra le tecnologie chiave per la transizione nel Net Zero Industry Act. A marzo 2024 รจ stata inoltre lanciata lโEuropean Industrial Alliance sugli SMRย โย a cui anche lโItalia ha aderito โ che mira a promuovere unย programma europeo comuneย e creare le migliori condizioni per la diffusione degli SMR in tutta lโUnione Europea.ย
Lo Studio identifica leย caratteristiche distintive che stanno alla base del cambio di paradigmaย abilitato del nuovo nucleare e che potranno trovare applicazione con il dispiegamento dei primi SMR giร allโinizio del prossimo decennio. Si tratta nello specifico di:ย modularitร ย che abilita una riduzione dei tempi di costruzione, miglioreย finanziabilitร ย grazie ai minori costi finanziari e di capitale,ย sicurezza rafforzataย grazie a sistemi di sicurezza passiva,ย flessibilitร ย nella scelta del sito e limitato consumo
idrico e del suolo, capacitร diย combinare la produzione elettrica con il caloreย per usi industriali e lโidrogeno eย riduzione dei rifiuti nucleari prodotti.
Non solo: ilย nuovo nucleare rappresenta una delle fonti energetiche piรน sicure ed affidabili per migliorare lโautonomia strategica. Questa tecnologia, infatti, presenta allo stesso tempo una bassa necessitร di combustibile e di materie prime critiche, limitando la dipendenza da Paesi terzi e stabilizzando i prezzi dellโenergia a vantaggio di industrie e cittadini. Ilย nuovo nucleareย rende disponibile energia stabile, programmabile, modulabile, competitiva e decarbonizzata che diventa unย fattore determinante per la capacitร delle impreseย di confrontarsi efficacemente sui mercati domestici e internazionali.
Nellโapprocciare lo sviluppo del nuovo nucleare, lโItalia puรฒ contare su competenze lungo quasi tutta laย supply chainย del nucleare e su un sistema della ricerca allโavanguardia. In particolare, lo Studio ha identificatoย 70 aziende italiane specializzateย nel settore dellโenergia nucleare e che confermano una forte resilienza di questo comparto a tre decenni dallโabbandono della produzione elettrica da nucleare in Italia. Ilย valore strettamente legato allโambito nucleare generato dalle aziende di questa filiera si attesta nel 2022 aย 457 milioni di Euro, conย circa 2.800 occupatiย sostenuti, eย lโItalia si posiziona 15ยฐ a livello globale e 7ยฐ in UE-27 per export di reattori nucleari e componenti tra il 2018 e il 2022.ย Inoltre, lโItalia dispone di unย sistema di ricerca all’avanguardiaย con diversi centri di eccellenza, tra cui il Centro ENEA di Brasimone, e numerose facoltร di ingegneria nucleare presenti su tutta la penisola. Questi elementi fanno sรฌ che lโItalia sia oggi ilย 5ยฐ Paese al mondo per produzione scientificaย sul nucleare (dopo Corea del Sud, Regno Unito, Francia e Germania) e ilย 2ยฐ per impatto delle pubblicazioniย legate al nucleareย con una media delle citazioni per pubblicazione (5,7) seconda solo a quella del Regno Unito (7,6).
In questo contesto, il nuovo nucleare rappresenta una significativa opportunitร perย sviluppare ulteriormente le catene del valore giร presenti sul territorio nazionale, contribuendo cosรฌ alla competitivitร dellโeconomia nazionale. Avvalendosi di unโanalisi proprietariaย ad hoc, TEHA ha stimato il potenziale di sviluppo economico dellโItalia sulla base degli scenari di sviluppo europei e della previsione di coprire circa ilย 10% della domanda di elettricitร italiana al 2050 con nuovo nucleareย (fino a 6,8 GW in 20 impianti). Il modello analitico mostra che il nuovo nucleare puรฒ abilitare al 2050 un mercato potenziale fino aย 46 miliardi di Euro, con un Valore Aggiunto attivabile pari aย 14,8 miliardi di Euro. Considerando anche i benefici indiretti e indotti derivanti dallo sviluppo del nuovo nucleare in Italia, investire nel nuovo nucleare puรฒ abilitare dal 2030-35 al 2050 un potenziale impatto economico complessivo per il sistema-Paese diย 50,3 miliardi di Euroย (pari a circa ilย 2,5% del PILย italiano del 2023) e generareย 117.000 nuovi posti di lavoro.
Da ultimo, lo Studio ha identificato leย leve di sviluppo ed i fattori abilitantiย del nuovo nucleare in Italia al fine di massimizzare i benefici per gli utenti finali e il sistema-Paese e valorizzare le competenze della filiera industriale e della ricerca.
Per quanto riguarda le leve di sviluppo si tratta di interventi legati a:
- Supply chainย e competenze, intesa come lโelaborazione unย piano industrialecon una visione a medio-lungo termineย per sostenere lo sviluppo della filiera industriale italiana, introducendo meccanismi di supporto agli investimenti delle aziende per stimolare lโinnovazione industriale e accrescere la capacitร produttiva.
- Definizione di unย piano di sviluppo delle competenzeย con una visione estesa a tutte le figure professionali necessarie per un programma nucleare.
- Modalitร di finanziamento, declinate in garanzie sui prestiti e meccanismi stabili dei prezzi di vendita dellโenergia nucleare a medio-lungo termine.
- Licensing e permitting, inteso come i) lโavvio di processi congiunti tra le Autoritร Nucleari di diversi Stati europei per armonizzare gliย standardย e le pratiche europee, portando a standardizzare i requisiti di sicurezza, abilitando economie di serie e massimizzando i benefici del nuovo nucleare (sia in termini di tempo che di costi); ii) lโadesione alle Joint Early Reviews, che consenta allโItalia di contribuire alla creazione di unย frameworkย europeo comune diย pre-licensingย finalizzato a ridurre i tempi di realizzazione delle opere; iii) lโinserimento dei progetti del nuovo nucleare tra le opere prioritarie e strategiche per il Paese per velocizzarne la messa a terra, anche attraverso un modello efficiente di partenariato pubblico-privato.
Per quanto riguarda i fattori abilitanti si tratta di:
- Stabilire unย frameworkย regolatorio, che prevede lโistituzione di una NEPIO (Nuclear Energy Program Implementing Organization) con il compito di valutare lo stato delle infrastrutture di base necessarie per un programma nucleare nazionale e fornire al Governo le indicazioni necessarie per il loro completo sviluppo e operativitร .
- Realizzare ilย Deposito Unico Nazionaleย per lo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti radioattivi prevedendo incentivi e misure di valorizzazione per il territorio ospitante il futuro Deposito.
- Sviluppare la cultura del consenso con unย programma di comunicazione per i cittadiniย sugli impatti e i benefici per i territori che derivano dalla costruzione di impianti nucleari e le differenze esistenti tra nuovo nucleare e nucleare della generazione precedente.