Sono stati diffusi oggi i risultati dellaย 171ยชย edizioneย dellโIndagine congiunturale di Federmeccanica sullโIndustria Metalmeccanica โ Meccatronica italiana.
Nel secondo trimestre del 2024 lโattivitร economica e il commercio mondiali hanno continuato ad espandersi a ritmo moderato mentre le prospettive rimangono fiacche. Continuano a pesare gli effetti delle politiche monetarie ancora restrittive, lโincertezza alimentata dai conflitti in corso, la generale debolezza del ciclo manifatturiero cosรฌ come le difficoltร del trasporto marittimo.
Federmeccanica: nel secondo trimestre produzione -3,4% sull’anno
Nel nostro Paese, in questaย prima metร del 2024, i risultati della produzione industriale rimangono ancora in terreno negativo: -0,8% nel secondo trimestre rispetto al precedenteย (era giร -1,3% nel primo) e -1,7% nel confronto tendenziale (dopo il -3,9% segnato nel primo trimestre).
Nel settore metalmeccanico si riscontra una situazione ancora piรน difficile: in termini congiunturali, nel secondo trimestre il calo produttivo รจ stato dellโ1,5%,ย dopo il -2,1% registrato nel primo; mentre in termini tendenziali, alla contrazione del 3,9%, segnata nei primi tre mesi dellโanno, ha fatto seguito un -3,4% nei successivi tre.
In questo primo semestre del 2024ย la produzione metalmeccanica รจ diminuita in maniera diffusa in tutti i comparti dellโaggregato, ma in particolar modo in quello degli Autoveicoli e rimorchiย i cui volumi di produzione hanno segnato cali congiunturali sempre piรน accentuati nei singoli trimestri.
Le dinamiche produttive sono state disomogenee nei diversi comparti e questo anche perchรฉ il settore metalmeccanico รจ un settore fortemente eterogeneo sia per lโinclusione di una vasta gamma di attivitร produttive, molto diversificate tra loro, sia per le differenti dimensioni che caratterizzano le imprese metalmeccaniche.
Anche nellโUnione Europea, in questa prima metร dellโanno in corso, lโattivitร metalmeccanica รจ risultata in forte sofferenza e le dinamiche produttive, ancora negative nei principali paesi membri,ย risultano evolvere in maniera differenziata.ย In Germania la produzione si รจ ridotta in temini congiunturali dellโ1,9% nel primo trimestre e dellโ1,3% nel secondo;ย in Francia dopo il crollo registrato del primo trimestre (-3,5% rispetto al precedente) nel secondo il risultato รจ stato ancora negativo (-1,2%),ย mentre in Spagna dopo il +1,2% congiunturale del primo trimestre, nel secondo ha cambiato segno con un -0,7%.
Nel corso dei primi sei mesi del 2024, lโexport del nostro paese ha risentito della debolezza del commercio mondiale ancora condizionato dai tanti fattori di incertezza che caratterizzano il contesto internazionale.
Le esportazioni metalmeccaniche, nel periodo gennaio-giugno dellโanno in corso, si confermano negative e laย dinamica trimestrale nel 2024 evidenzia un nuovo aggravamento: -4,3%, rispetto al secondo del 2023, dopo il -2,0% segnato nel primo.
Complessivamente nei primi sei mesi dellโanno in corso lโexport settoriale รจ mediamente diminuito del 3,2%, rispetto al primo semestre del 2023, lโimport si รจ ridotto del 6,5% mentre il saldo dellโinterscambio รจ stato pari a circa 25,5 miliardi di euro, superiore ai 22,2 conseguiti nellโanalogo periodo dello scorso anno.
Con riferimento alle aree di destinazione, in questa prima metร dellโanno,ย piรน marcata รจ stata la contrazione registrata dalle esportazioni dirette verso lโUnione Europea (-5,5% su base annua), rispetto a quelle indirizzate verso i mercati esterni allโarea (-0,5%),ย e il calo, pur avendo interessato tutti i nostri principali partner commerciali, รจ stato condizionato in particolar modo dalย crollo rilevato sul mercato tedesco (-11,1% rispetto ai primi sei mesi del 2023).
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I risultati della nostra indagine congiunturale confermano il proseguimento della difficile fase nella quale versa il settore, oramai da molti trimestri, e che non trova conforto nemmeno negliย indicatori previsivi che, nel breve periodo, permangono negativi:
- Il 34% delle imprese intervistate dichiara un portafoglio ordini in peggioramentoย e sale al 39% (dal 32% della scorsa rilevazione) la quota di imprese che si ritiene insoddisfatta delle consistenze in essere;
- Il 32% delle impreseย (in forte aumento rispetto al precedente 21%) prospetta una contrazione nei livelli di produzione totale;
- La percentuale di imprese che valuta cattiva o pessima la situazione della liquiditร aziendale aumentaย dal 6% della scorsa indagine allโattuale 7%.
- Si espande la quota di imprese che prevede una riduzione dei livelli occupazionali (14% in salita dal precedente 11%).
Inoltre, i dati INPS mostrano un incremento del ricorso allโistituto della Cassa Integrazione: +38,4% nel periodo gennaio-luglio 2024 rispetto allโanalogo periodo dellโanno precedente. In particolare, le ore autorizzate di CIGO sono aumentate del 70,1%, mentre quelle di CIGS del 3,5%.
Il Vicepresidente di Federmeccanica Diego Andreis ha commentato:ย ยซSiamo in difficoltร , su tutta la linea dalla produzione industriale allโexport, dal confronto con il trimestre precedente a quello con lo stesso periodo dello scorso anno. Gli effetti purtroppo si vedono dalla diminuzione del numero di imprese che prevedono di aumentare lโoccupazione e dalla crescita sensibile della cassa integrazione, sia quella ordinaria che straordinaria. Anche il futuro non promette niente di buono, analizzando le previsioni delle imprese e i loro timori. Piรน del 30% delle aziende si preoccupa di possibili interruzioni dellโattivitร . Cosรฌ come purtroppo non stupisce piรน vedere che รจ sempre piรน diffusa la preoccupazione di non trovare i profili professionali che servono. Timore questo che coincide con le difficoltร ormai endemiche registrate per la ricerca di personale. Ci troviamo in mezzo ad un guado e serve un lavoro di concerto, Europa tutta assieme, per uscirne senza lasciare indietro nessuno. Il nostro Settore รจ stretto tra tensioni esterne non controllabili e strutturali problemi di competitivitร . Si deve agire sui diversi ambiti e ad ogni livello per non perdere ulteriore terreno. Ognuno deve fare la sua parte diciamo sempre, noi faremo la nostra, come sempre.ยป
Ilย Direttore Generale di Federmeccanica Stefano Franchiย ha aggiunto: ยซAnche oggi ci confrontiamo con la realtร e ci scontriamo con tante difficoltร . Ed รจ una dura realtร quella che abbiamo davanti. Lo dicono in maniera chiara tutti i dati raccolti, sia quelli di fonte ufficiale sia quelli qualitativi che le nostre imprese ci hanno fornito. Tutto torna, sono i conti che non tornano, ancora una volta. Diciamolo in maniera chiara: se il nostro Settore non va bene, tutti ne risentono. Osserviamo come le nostre performance negative abbiano condizionato anche quelle dellโIntera Industria. Si puรฒ affermare che la metalmeccanica/meccatronica รจ un vero e proprio interesse nazionale, e come tale va tutelato e sostenuto. Niente puรฒ essere lasciato al caso in nessun ambito. Non si possono fare passi falsi, si deve fare un salto di qualitร . Lโobbiettivo รจ tornare a crescere, ma prima occorre proteggere chi รจ in condizioni piรน critiche. Poi occorre creare le condizioni per lo sviluppo dellโintero sistema, tenendo presente che anche i dettagli fanno la differenza soprattutto in una Categoria caratterizzata da unโestrema eterogeneitร . Basta veramente poco perchรฉ si generino dei danni irreparabili. Non possiamo permettercelo e non lo permetteremoยป.
La difficile fase economica che stiamo vivendo oramai da diversi anni, ma soprattutto lโincertezza sulla sua evoluzione futura, sta condizionando significativamente la produzione del settore metalmeccanico; inoltre, le tensioni geopolitiche in atto in aree strategiche, soprattutto per quel che riguarda le catene di approvvigionamento, rendono sempre piรน difficile il contesto nel quale devono operare le nostre imprese metalmeccaniche, con pesanti ricadute anche sulla capacitร di competere delle stesse.
Relativamente ai traffici marittimi nel Mar Rosso:
- Nel secondo trimestre 2024 la percentuale di imprese che risente delle conseguenze derivanti da tali difficoltร cresce, passando dal 40% scorso allโattuale 42%.ย Nellโambito della tipologia delle ripercussioni, il 46% delle rispondenti ne soffre in termini di allungamento dei tempi, per il 40% comporta un incremento dei costi, mentre il 9% ritiene di perdere competitivitร e il restante 4% di avere maggiori difficoltร di accesso ai mercati.
- Per fronteggiare una situazione cosรฌ complessa,ย tra gli accorgimenti che le imprese hanno adottato o stanno adottando, lโincremento delle scorte รจ valutato nel 36% dei casi, modalitร alternative di trasporto merci (treno, aereo, ecc.) nel 30%, il reperimento di nuovi fornitori in Europa e/o in aree non interessate da tali difficoltร nel 29%, mentre nel restante 5% le imprese adotteranno altre soluzioni.
Relativamente ai possibili rischi nel prossimo futuro:
- Con riferimento a Materie prime ed Energia, in termini di carenza, fluttuazione dei prezzi, ecc., il rischio รจ considerato importante nel 72% dei casi.
- Circa iย cambiamenti dello scenario macroeconomico globale, che si tratti di frammentazione dei mercati, di conflitti, dazi, politiche di austerity o altro,ย il pericolo รจ giudicato importante per il 67% delle relative risposte.
- Per quanto riguarda laย carenza di forza lavoro qualificataย la problematica รจ considerata importante nel 62% dei casi.
- In relazione alla possibilitร ย dellโinterruzione di attivitร ย il rischio รจ giudicato importante nel 38% delle risposte inerenti.
Relativamente al reperimento di manodopera:
- La quota di imprese che ha dichiarato di incontrare difficoltร nel reperire i profili professionali essenziali per lo svolgimento dellโattivitร aziendale รจ stata pari al 69%.
- Con riferimento alla tipologia di competenze ricercate, diventa sempre piรน difficile reperire quelle tecniche di base/tradizionali (48% delle aziende, quota piรน elevata degli ultimi quattro anni), mentre quelle tecnologiche avanzate/digitali hanno raccolto il 27% delle risposte. La ricerca delle competenze trasversali (intese come la capacitร di risolvere problemi, di prendere decisioni, di lavorare in gruppo, di comunicazione, di autonomia) รจ stata ardua per il 19% delle imprese (percentuale piรน bassa dal 2021), mentre il restante 6% รจ alla ricerca di figure professionali con altre specifiche caratteristiche.