Piรน di due terzi delle imprese italiane segnalano difficoltร nel trovare le competenze necessarie per le proprie attivitร , con criticitร particolarmente evidenti nel reperimento di profili tecnici, indicati dal 69,2% delle aziende, e di personale per mansioni manuali, segnalate dal 47,2% a livello nazionale e dal 58,9% nel settore industriale. Le difficoltร appaiono meno significative in relazione alle competenze trasversali, segnalate dal 16,5% delle imprese, e a quelle manageriali, indicate dallโ8,3%. Questi dati emergono dallโIndagine Confindustria sul lavoro 2024, presentata nel corso del convegnoย โCompetenze e lavoro: lโIndagine Confindustria e le sfide delle impreseโ.
Lavoro, Confindustria: oltre due imprese su tre non trovano le figure professionali richieste
Leย difficoltร ย delle imprese si concentrano soprattuttoย in settori chiave come la transizione digitale, dove due aziende su tre segnalano problemi nel trovare competenze adeguate. Ancheย lโinternazionalizzazioneย rappresenta unโarea critica per circa un terzo delle imprese, mentre laย transizione greenย viene indicata dal 15,1% delle aziende come un ambito in cui รจ complesso reperire figure specializzate.
Per far fronte a queste problematiche, le imprese italiane puntano su diverse soluzioni. Laย formazione del personaleย interno rappresenta la risposta principale, adottata dal 59,7% delle aziende. Molte realtร , pari al 49% del totale, si affidano aย consulenze esterneย per colmare i gap di competenze, mentre quasi un terzo (28,5%) partecipa a iniziative educative territoriali, come gli ITS Academy, i percorsi per le competenze trasversali e lโorientamento (PCTO), e i tirocini curriculari.
Lโincidenza del mismatch varia a seconda del settore e delle dimensioni aziendali. Nel comparto industriale, il 73,5% delle imprese dichiara difficoltร nel reperire competenze, contro il 65% nel settore dei servizi. La percentuale cresce con la dimensione dellโimpresa, passando dal 64,8% nelle piccole realtร , al 72,8% nelle medie, fino al 77,6% nelle grandi aziende.
โLe imprese italiane faticano a trovare profili adeguati in molti settori strategici, segno di un forte disallineamento tra competenze richieste e offerte. A peggiorare il quadro, contribuiscono il calo demografico e l’invecchiamento della popolazione, che amplificano la carenza di lavoratori, rendendo necessario aumentare la partecipazione al mercato del lavoro e attrarre immigrati qualificati. Il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro non riguarda solo le imprese, ma lโintero Paese, compromettendone lo sviluppo economico. Serve un approccio sistemico che coinvolga istituzioni, aziende e sistema educativo in uno sforzo comune e coordinato per rispondere a questa sfidaโ, ha dettoย Lucia Aleotti, Vicepresidente Confindustria con delega al Centro Studi.
โLโindagine Confindustria sul lavoro dimostra come le imprese, nonostante il mismatch di competenze, reagiscano collaborando con il sistema educativo attraverso PCTO, apprendistati e ITS Academy, supportate da associazioni territoriali e di categoria. Il suo valore emerge anche dallโinclusione tra le fonti della lettera del Ministro Valditara indirizzata agli studenti delle scuole medie e alle loro famiglie, confermandola come uno strumento utile per comprendere i trend del mercato e per orientare i giovani verso percorsi formativi in linea con le esigenze del lavoro. Un contributo prezioso anche per lโorientamento dei giovaniโ, ha aggiuntoย Riccardo Di Stefano, Delegato del Presidente di Confindustria per Education e Open Innovation.
La formazione del personale emerge, quindi, come uno degli strumenti piรน efficaci per superare le carenze di competenze. Nel 2023, il 57% delle imprese italiane ha investito in attivitร formative, ma questa percentuale sale al 66% tra le aziende che hanno dichiarato difficoltร di reperimento. Il fenomeno รจ particolarmente evidente nel settore industriale, dove si registra una differenza di 18 punti percentuali rispetto alla media generale, con un picco del 21,6% tra le piccole imprese.