La Borsa di Milano ha registrato una notevole ascesa, chiudendo positivamente come le altre principali borse europee. Un rialzo spinto dall’inflazione negli Stati Uniti che si è allineata alle aspettative, rafforzando le previsioni di un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve.
La Borsa di Milano chiude positiva (+1,49%). Mercati europei tonici
L’indice Ftse Mib ha visto un aumento dell’1,49%, raggiungendo i 35.646 punti. Analogamente, i mercati di Francoforte, Londra, Parigi e Madrid hanno mostrato guadagni rispettivamente dell’1,50%, 1,21%, 0,69% e 1,25%.
Durante la giornata, si è osservato un marcato calo dello spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi, che ha chiuso a 113 punti, migliorando dai 119 punti della sessione precedente. I rendimenti dei titoli decennali italiani sono scesi di 14 punti base al 3,69%, mentre quelli dei Bund tedeschi sono diminuiti di 9 punti base al 2,55%.
Tra le performance degne di nota a Piazza Affari, Prysmian ha brillato con un rialzo del 4,41%. Inwit e Recordati hanno entrambi guadagnato il 2,96%, mentre Unipol ha segnato un incremento del 2,94%. Le banche hanno visto salire Unicredit del 2,03%, Banco Bpm del 1,65% e Banca Popolare di Sondrio dell’1,00%. Mps e Intesa hanno avuto incrementi più modesti rispettivamente dello 0,54% e dello 0,11%.
Anche Bper ha mostrato un lieve rialzo dello 0,01%. Generali è salita dell’1,12% in vista del consiglio di amministrazione del 20 gennaio, che potrebbe discutere un accordo con Natixis.
Tim ha registrato un aumento dello 0,47% dopo decisioni giudiziarie riguardanti Vivendi e l’offerta per Sparkle.
Le Poste Italiane hanno guadagnato l’1,46%, raggiungendo un nuovo massimo storico dal loro IPO nel 2015.
Stm ha registrato un aumento del 2,36%, riflettendo tendenze positive in tutto il settore tecnologico europeo. Le utilities altrettanto toniche, con A2a che ha guadagnato il 2,26%, Enel il 1,85% e Hera l’1,41%.
Il settore energetico ha avuto un andamento misto, con Eni che è salito dell’1,75% e Tenaris dello 0,56%, mentre Saipem ha registrato una perdita del 4,87%. Altri cali sono stati osservati in Nexi (-1,74%), Cucinelli (-0,54%) e Leonardo (-0,18%).
Tra le aziende di capitalizzazione minore, Banca Ifis e illimity hanno registrato rispettivamente un calo dello 0,44% e dello 0,72%.
Tra i titoli di media capitalizzazione, Cementir ha guidato con un guadagno del 4,95%, seguito da GVS (+4,41%), Reply (+3,38%) e Brembo (+3,18%). Le vendite più forti hanno colpito Tinexta, che ha chiuso in calo del 5,30%.
Philogen e Ariston Holding hanno registrato rispettivamente cali dell’1,33% e dell’1,26%, mentre Garofalo Health Care ha perso l’1,20%.
Juventus e Lazio hanno chiuso positive con aumenti rispettivamente dello 0,35% e dello 0,98%.