ร stato pubblicato un nuovo numero della newsletter della UIF con alcuni dati di sintesi sulle informative di operazioni sospette ricevute dallโUnitร con riferimento allโattuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
PNRR, Uif: nel secondo semestre 2024 in calo le segnalazioni di operazioni sospette
Sin dal varo del PNRR e in particolar modo dallโimmissione nel sistema economico delle ingenti risorse finanziarie in esso previste, la UIF ha costantemente richiamato lโattenzione dei soggetti sottoposti agli obblighi antiriciclaggio e degli Uffici della Pubblica amministrazione sulla necessitร di presidiare i rischi di indebita percezione o di distorto utilizzo di tali fondi pubblici.
A distanza di poco piรน di un anno dalla conclusione del processo di attuazione del Piano (prevista a giugno 2026), si fornisce un aggiornamento del quadro informativo reso in occasione della Newsletter n. 2 del 2023.
Sin dal varo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e in particolar modo dallโimmissione nel sistema economico delle ingenti risorse finanziarie in esso previste, la UIF ha costantemente richiamato lโattenzione dei soggetti sottoposti agli obblighi antiriciclaggio e degli Uffici della Pubblica amministrazione sulla necessitร di presidiare i rischi di indebita percezione o di distorto utilizzo di tali fondi pubblici. A distanza di poco piรน di un anno dalla conclusione del processo di attuazione del Piano (prevista a giugno 2026), si fornisce un aggiornamento del quadro informativo reso in occasione della Newsletter n. 2 del 2023. Da maggio 2022 รจ disponibile uno specifico strumento di qualificazione delle informative di operazioni sospette, il fenomeno PN1 โ anomalie connesse allโattuazione del PNRR, che ha consentito di classificarne 1.261 nel triennio 2022โ24.
Rispetto a quanto illustrato nella Newsletter del 2023, si registra una decisa inversione di tendenza con riferimento alla fonte di classificazione del fenomeno PN1, la cui valorizzazione avviene ora in larga prevalenza da parte dei segnalanti, anche su sollecitazione della stessa Unitร (cfr. Comunicato del 29 maggio 2023). Nel medesimo Comunicato รจ stata anche sottolineata lโimportanza di raccogliere e fornire informazioni di dettaglio per ricondurre le operazioni alle diverse missioni del Piano. Tuttavia, a fronte dellโaumento dellโutilizzo del fenomeno PN1, sono soltanto 21 le informative in cui รจ stata indicata la missione del Piano cui ricondurre le operazioni segnalate utilizzando lโapposita codifica messa a disposizione dallโUnitร . Per quanto riguarda la tempestivitร delle informative, si rileva che una quota significativa รจ stata trasmessa oltre sei mesi dopo lโultima operazione, con un picco pari allโ85,2% nel primo semestre del 2024.
Tale percentuale risulta considerevolmente superiore a quella registrata per il flusso segnaletico complessivo che, per il medesimo semestre, รจ pari allโ8,8%. Lโaumento della quota di informative trasmesse oltre i sei mesi potrebbe parzialmente riflettere la rivalutazione del profilo di rischio di tutti i beneficiari delle misure nel portafoglio del segnalante, anche quelle piรน risalenti, per effetto del progressivo affinamento dei sistemi di rilevazione delle anomalie da parte di alcune Pubbliche amministrazioni segnalanti. Una quota preponderante delle informative della specie รจ infatti stata tramessa da tale categoria (1.042 comunicazioni, lโ82,6% del totale).
Tale quota rappresenta piรน della metร delle comunicazioni complessivamente trasmesse dalla PA (1.857 nel periodo), con un picco del 78,5% nel secondo semestre 2023. Il 95,7% delle informative PN1 รจ stato classificato dalla UIF a rischio alto o medio-alto, classe che copre il 42% di tutte le segnalazioni analizzate nel medesimo triennio. A fine gennaio 2025 gli Organi investigativi hanno restituito un feedback su circa il 94% delle informative PN1, che si รจ rivelato positivo per oltre il 71% dei casi.
Tale interesse investigativo si รจ concentrato per il 97,7% su quelle classificate dalla UIF a rischio alto o medio-alto, valore che, con riferimento allโintero flusso analizzato nel triennio, si approssima allโ82%. Dal punto di vista dei contenuti, in continuitร con quanto giร riscontrato nella Newsletter del 2023, i contesti riportati hanno riguardato prevalentemente il segmento delle agevolazioni alle imprese, in cui si osserva, per lo piรน, unโindebita percezione e un improprio utilizzo o gestione dei fondi pubblici; continua a essere meno rappresentato il segmento dei contratti pubblici e degli appalti per lโesecuzione di opere o la fornitura di servizi.
Con riferimento alla tipologia dei segnalanti, si evidenzia che lโintero flusso proviene da 77 soggetti rappresentativi di cinque categorie. Il comparto piรน attivo รจ rappresentato dalla PA (sette uffici). Il dato suggerisce che la Pubblica amministrazione, storicamente tra i soggetti meno attivi sul terreno della collaborazione antiriciclaggio, puรฒ aumentare il proprio contributo in presenza di particolari contesti congiunturali e di rilevanti rischi economico-finanziari per il bilancio pubblico. Questa evidenza sembra attestare in maniera particolarmente significativa le rilevanti potenzialitร del contributo degli uffici della Pubblica amministrazione per la prevenzione e il contrasto dei rischi di riciclaggio.