Le Borse europee hanno chiuso in ribasso, condizionate dal clima di pessimismo proveniente da Wall Street riguardo a un possibile rallentamento dell’economia statunitense. Secondo gli esperti di mercato, a destare preoccupazione sono le strategie commerciali dell’amministrazione Trump, unite ai programmati tagli alla spesa pubblica e alla riduzione del personale statale.
Borse europee in ribasso: Milano -0,95%, Francoforte è la peggiore (-1,69%)
Piazza Affari ha vissuto una giornata di tensione: l’indice Ftse Mib ha terminato le contrattazioni con una flessione dello 0,95%, attestandosi a 38.225 punti.
Nel panorama europeo, il listino più penalizzato è stato quello di Francoforte, che ha registrato un calo dell’1,69%, influenzato anche dall’instabilità politica interna. Madrid ha seguito con una perdita dell’1,32%, mentre Londra ha ceduto lo 0,92%. Amsterdam ha chiuso in calo dello 0,97% e Parigi, nonostante i tentativi di contenere le perdite durante la seduta, ha terminato in ribasso dello 0,90%.
Il differenziale tra i titoli di Stato italiani e tedeschi a 10 anni ha mostrato un lieve incremento: lo spread ha concluso a 113 punti base rispetto ai 111 dell’apertura, con il rendimento del BTP al 3,96%, prossimo ai livelli massimi da luglio 2023.
Il cambio Euro/Dollaro è rimasto relativamente stabile intorno a quota 1,083. L’oro ha subito una leggera contrazione dello 0,35%. Giornata difficile anche per il petrolio, che ha perso circa l’1,15% tentando di mantenere il valore di 66 dollari al barile.
In controtendenza il mercato del gas: sulla piazza di Amsterdam, il future sul metano con consegna ad aprile ha terminato in rialzo del 3,1% a 41,2 euro per Megawattora. Continua invece la fase negativa per le criptovalute, con il Bitcoin che è sceso fino a 78mila dollari, toccando i minimi da novembre.
A Milano, il comparto bancario ha mostrato debolezza generalizzata: Mps ha perso il 4,52%, Fineco il 4,37% e Unicredit il 3,32%. Seduta negativa anche per Azimut (-4,35%) e Iveco (-3,86%), mentre Tim ha registrato una variazione minima (-0,11%).
In controtendenza positiva Diasorin, che ha guadagnato il 4,65%, e Campari, in aumento del 3,26%. Buona performance anche per Hera, che ha segnato un incremento del 2,91%, e Snam, in crescita dell’1,53%.
Tra le azioni italiane a media capitalizzazione, si sono distinte positivamente Ferragamo (+7,67%), Piaggio (+3,00%), IREN (+2,39%) e Lottomatica (+1,89%). Dall’altro lato, i ribassi più marcati hanno riguardato Webuild (-6,75%), Carel Industries (-6,06%), Juventus (-5,09%) e Buzzi (-3,20%). La Lazio ha invece chiuso in territorio positivo con un modesto +0,21%.