Finalmente anche l’Ivass certifica le tante denunce lanciate negli ultimi due anni da Federcarrozzieri, evidenziando come i prezzi delle polizze Rc auto salgano a ritmo più sostenuto rispetto ai costi dei pezzi di ricambio per le auto e delle riparazioni. Lo afferma l’associazione delle autocarrozzerie italiane, commentando il report diffuso oggi da Ivass.
Rc auto, Federcarrozzieri: “Ivass certifica come prezzi polizze rincarino più dei prezzi di ricambio e delle riparazioni”
Lo scoppio della guerra in Ucraina, il caro-energia e la crisi di Suez hanno avuto effetti pesanti sul mercato delle autoriparazioni, portando ad una crescita dei listini dei pezzi di ricambio e a costi più elevati per le riparazioni nelle autocarrozzerie, oltre che a tempi di attesa più lunghi per gli interventi – spiega Federcarrozzieri – Tuttavia, come evidenzia oggi l’Ivass, tra il 2022 e il 2024 la crescita di tali costi è stata inferiore rispetto all’aumento delle tariffe Rc auto praticate dalle compagnie di assicurazioni, e secondo l’istituto di vigilanza “Rispetto a gennaio 2022 il premio medio r.c. auto evidenzia un aumento superiore a tutti e quattro gli indicatori inflazionistici a partire da giugno 2024“.
“Numeri che di fatto dimostrano come l’andamento delle tariffe Rc auto in sensibile aumento a partire dal 2022 non sia proporzionale ai maggiori costi in capo alle imprese assicuratrici a seguito di sinistro, come possono essere i costi delle riparazioni e dei pezzi di ricambio, ma dipenda dalle criticità del settore assicurativo, a partire dalle clausole inserite nei contratti Rc auto che obbligano gli assicurati a rivolgersi per le riparazioni ad autocarrozzerie indicate dalle stesse imprese assicuratrici, distorcendo la concorrenza e portando ad una crescita delle tariffe” – conclude il presidente Davide Galli.