Il Consiglio dei ministri ha approvato, su proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfoย Urso, il disegno di legge delega sulla riforma delleย amministrazioni straordinarieย e degliย enti cooperativi e mutualistici. Si tratta di un provvedimento che, da un lato, semplifica la disciplina dellโamministrazione straordinaria e ne rende piรน efficiente la gestione e, dallโaltro, aggiorna il quadro legislativo per gli enti cooperativi e mutualistici, adattandolo alle nuove dinamiche dellโattuale contesto economico e sociale.
Mimit: Cdm approva disegno di legge delega sulla riforma delle As e vigilanza cooperative
Il provvedimento รจ un tassello importante di un intervento complessivo messo in campo in questi due anni di Governo per riformare leย Amministrazioni Straordinarie, unโarea grigia che invece di essere uno strumento di politica industriale era contraddistinta da situazioni complesse che svantaggiavano le imprese.
Nello specifico, il disegno di legge delega prevede la revisione e la semplificazione della disciplina dellโAmministrazione Straordinaria, con lโobiettivo di prevenire lโinsolvenza, rendere piรนย efficace e tempestivaย la gestione delle crisi aziendali e rilanciare le imprese strategiche attraverso misure specifiche per la composizione negoziata.
Nellโesercizio della delega รจ prevista lโistituzione di un elenco speciale di professionisti in possesso di adeguata esperienza, competenza e professionalitร : tra questi sarร individuato lโesperto incaricato di informare il Ministro delle Imprese e del Made in Italy sullโandamento della composizione negoziata, secondo uno schema che riprende e formalizza i tavoli di crisi che il Mimit oggi gestisce con una percentuale di risoluzione crescente.
Per quanto riguarda i Commissari, il disegno di legge delega prosegue lโazione giร avviata dal Mimit per il controllo della spesa, fissando un tetto massimo ai compensi, che in alcuni casi avevano raggiunto cifre milionarie, e un limite al numero di incarichi conferibili a un medesimo soggetto.
Lโaltro capo della riforma riguarda il settore degliย enti cooperativi e mutualisticiย e si inserisce nellโambito degli interventi volti a contrastare i fenomeni distorsivi nel settore delle cooperative, a combattere il caporalato e a garantire maggiore trasparenza e razionalizzazione della spesa pubblica. Un impegno che ha giร comportato la cancellazione, da parte del Mimit, di 30.000 cooperative inattive dal Registro delle Imprese, in seguito al mancato deposito dei bilanci di esercizio per oltre cinque anni e l’assenza di valori patrimoniali immobiliari.
La riforma ha lโobiettivo di incrementare, in primo luogo, il rigore, la qualitร e lโefficienza della vigilanza, affinchรฉ essa non si limiti piรน soltanto ai controlli di mera conformitร normativa (compliance), ma assuma anche un ruolo proattivo, promuovendo migliori standard di gestione aziendale per contrastare efficacemente eventuali abusi o irregolaritร , anche grazie alla formazione obbligatoria per i revisori pubblici.
Le funzioni di revisione non saranno piรน appannaggio esclusivo dei funzionari pubblici, estendendosi a professionalitร esterne abilitate dal Mimit tramite lโiscrizione a un albo (commercialisti, esperti contabili, avvocati). Lโalbo, rinominato โAlbo nazionale delle societร cooperative e degli enti con finalitร mutualisticheโ, avrร un unico registro pubblico e si autofinanzierร con i contributi degli enti cooperativi.
Si interviene, infine, sempre al fine di rafforzare i meccanismi di vigilanza, sulla disciplina del procedimento sanzionatorio a carico del revisore che non abbia svolto diligentemente i propri compiti.