Nel quarto trimestre 2024 il saldo del conto delle AP in rapporto al Pil ha riportato un accreditamento dello 0,4% (nello stesso trimestre del 2023 risultava un indebitamento del -6,6%). Lo rileva l’Istat.
Istat: quarto trimestre 2024 in avanzo sul Pil, prima volta dal 2019
Il saldo primario delle AP (indebitamento/accreditamento al netto degli interessi passivi) รจ risultato positivo, con unโincidenza sul Pil del 4,1% (-2,8% nel quarto trimestre del 2023).
Il saldo corrente delle AP ha registrato un valore positivo, con unโincidenza sul Pil del 5,9%: risultava positivo e pari al 4,5% anche nel quarto trimestre del 2023.
La pressione fiscale รจ stata pari al 50,6%, in aumento di 1,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dellโanno precedente.
Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici รจ diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti in termini nominali dello 0,7%.
La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici รจ stata pari allโ8,5%, in diminuzione di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
I prezzi al consumo, misurati dal deflatore implicito dei consumi delle famiglie, sono aumentati dello 0,5% rispetto al trimestre precedente, determinando una flessione del potere dโacquisto dello 0,6%.
La quota di profitto delle societร non finanziarie รจ stimata al 42,4%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
Il tasso di investimento delle societร non finanziarie si รจ attestato al 22,1%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
“Per la prima volta dal quarto trimestre del 2019 – commenta l’Istat –, nel quarto trimestre 2024 le AP hanno registrato un accreditamento netto a seguito di un sostanziale contenimento della spesa rispetto allโincremento delle entrate. Il reddito disponibile delle famiglie รจ diminuito rispetto al trimestre precedente sia in termini nominali (non succedeva dallโultimo trimestre del 2020) sia, piรน marcatamente, in termini reali. Ha subito un calo anche la propensione al risparmio delle famiglie, pur rimanendoย significativamente piรน alta rispetto al periodo pre-Covid. Le societร non-finanziarie hanno sperimentato il sesto calo congiunturale della quota di profitto, che giร a metร anno era scesa sotto i livelli del 2019. Per contro, il tasso di investimento รจ cresciuto in termini congiunturali e, dopo otto trimestri in riduzione, in termini tendenziali”