La Borsa di Milano archivia una seduta caratterizzata da robusti guadagni, superando nel confronto le altre piazze finanziarie continentali.
La Borsa di Milano svetta tra i listini europei (+1,09%). Banche sugli scudi
Il FTSE Mib ha concluso le negoziazioni con un apprezzamento dell’1,09%, raggiungendo quota 37.874 punti.
Mentre dall’amministrazione statunitense emergono indicazioni di un possibile allentamento delle politiche protezionistiche di Trump nei confronti del comparto automobilistico, i mercati di Francoforte e Londra hanno terminato le contrattazioni con incrementi rispettivamente dello 0,69% e dello 0,55%. Di segno opposto Parigi e Madrid, che hanno registrato flessioni dello 0,24% e dello 0,67%, con il listino spagnolo penalizzato dagli effetti del blackout che ha colpito il paese nella giornata precedente.
Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi rimane invariato a quota 111 punti base. Il tasso sui bond italiani segna una contrazione di due punti base, attestandosi al 3,605%.
Sul mercato valutario, la moneta unica europea mantiene posizioni stabili rispetto al biglietto verde, con un cambio fermo a 1,14. Seduta sfavorevole per il metallo prezioso, che scende dell’1,04% a 3.306,9 dollari per oncia. Significativa diminuzione per il greggio leggero, in calo del 2,22% a 60,67 dollari al barile.
Tra i titoli principali del listino italiano, spicca la performance di Mediobanca con un balzo del 5,27%. Ottima seduta anche per Monte dei Paschi di Siena, che mette a segno un guadagno del 3,77%. Consistente apprezzamento per Leonardo, che avanza del 3,08%. Performance positiva anche per Recordati, che cresce del 2,26%.
Sul fronte negativo, Prysmian chiude con una contrazione dell’1,19%. Sotto tono Moncler, che conclude sostanzialmente invariata. Leggera debolezza per Interpump, che cede lo 0,92%.
Nel segmento delle medie capitalizzazioni milanesi, guidano i rialzi Maire (+11,55%), SOL (+7,08%), Alerion Clean Power (+6,00%) e Moltiply Group (+5,76%). Tra le performance peggiori figurano Newlat Food (-2,43%) e Ariston Holding (-2,03%).
Per quanto riguarda i club calcistici quotati, la Juventus registra una marginale flessione dello 0,38%, mentre la Lazio subisce un consistente ribasso del 3,41%, risentendo del pareggio interno contro il Parma che complica la corsa verso la qualificazione alla remunerativa Champions League.