La Borsa di Milano archivia la giornata con un segno positivo, pur senza mostrare slanci particolarmente brillanti. Il Ftse Mib ha chiuso con un incremento dello 0,34%, portandosi a 40.124 punti, in un contesto dove il listino ha visto un equilibrio tra titoli in salita e in discesa.
La Borsa di Milano chiude positiva (+0,34%). Listini europei in rialzo
Nel resto dโEuropa, prevale una moderata fiducia, favorita dalla decisione del presidente statunitense Donald Trump di rinviare l’applicazione dei dazi doganali verso l’Unione Europea. I principali indici hanno reagito con rialzi: Londra รจ salita dello 0,69%, Francoforte dello 0,83%, mentre Madrid ha registrato un modesto +0,13%. In controtendenza Parigi, che ha perso lo 0,02%.
Sul fronte obbligazionario, lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi รจ sceso sotto i 100 punti base, fermandosi a 98,6, in calo rispetto ai 99,4 della seduta precedente. Il rendimento decennale italiano รจ scivolato al 3,51%, mentre il corrispettivo tedesco รจ al 2,58%.
Tra le valute, l’euro mostra debolezza contro il dollaro statunitense, perdendo lo 0,48%. In netto ribasso lโoro, che ha perso lโ1,51%, scendendo a 3.292,2 dollari lโoncia. Male anche il petrolio WTI, in discesa dellโ1,88% a 60,36 dollari al barile, penalizzato da vendite diffuse.
A Milano, la performance dellโindice รจ stata zavorrata dal calo di Tim, che ha ceduto il 2,17%. In territorio negativo anche Tenaris (-1,31%) e Pirelli (-0,99%). Azimut ha perso lo 0,92%, mentre il comparto automobilistico รจ apparso poco brillante: Renault in calo del 2,1%, BMW dello 0,5%, Michelin dello 0,4%. A distinguersi sono stati solo Stellantis (+0,4%) e Ferrari (+0,1%).
Tra i migliori titoli del Ftse Mib, spiccano Prysmian con un balzo del 4,56%, Amplifon (+2,60%), Nexi (+2,48%) e Leonardo (+2,34%).
Le banche mostrano un andamento misto: Barclays cresce dellโ1,5%, UniCredit dello 0,57%, mentre Bpm avanza dello 0,33%.
Nel segmento a media capitalizzazione, in evidenza Fincantieri con un guadagno del 5,44%, seguita da TXT E-solutions (+4,91%), Maire (+2,16%) e Juventus (+2,16%).
Sul fronte opposto, le maggiori vendite hanno colpito RCS, che ha chiuso in calo del 3,01%. In flessione anche Zignago Vetro (-2,30%), Banco di Desio e della Brianza (-1,69%) e Mondadori, che ha registrato una perdita dellโ1,59%.