Partenza in ribasso per la Borsa di Milano, che apre la prima seduta della settimana con il Ftse Mib in flessione dello 0,8%, scendendo a 38.915 punti. Il mercato risente delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, dopo l’attacco lanciato dagli Stati Uniti contro l’Iran e in attesa della possibile controffensiva di Teheran.
Borse deboli, Milano giù con Stellantis (-5,7%)
Tra i titoli peggiori spicca Stellantis, che arretra del 5,7%, penalizzata da fattori sia di natura settoriale che macroeconomica. In controtendenza invece i comparti energia e difesa, sostenuti dall’impennata dei prezzi delle materie prime: Leonardo guadagna l’1,07%, Saipem avanza dell’1,26%, mentre Eni si attesta a +0,45%.
Spread Btp-Bund altalenante: parte in calo, poi risale oltre i 100 punti
Dopo una partenza in miglioramento, lo spread tra Btp e Bund tedeschi torna ad allargarsi: dai 94 punti base iniziali (in calo rispetto ai 97,8 della chiusura di venerdì), si è rapidamente riportato sopra quota 100, toccando 100,4 punti.
In salita anche i rendimenti: il decennale italiano si attesta al 3,54% (dal 3,49%), mentre il Bund tedesco registra un rialzo al 2,55% rispetto al precedente 2,51%.
Borse europee deboli: pesano le tensioni Usa-Iran e lo spettro energetico
L’apertura è negativa anche per gli altri listini europei. Parigi lascia sul terreno lo 0,52%, Francoforte arretra dello 0,46% e Londra registra un calo dello 0,36%. A influenzare i mercati è il clima di crescente instabilità geopolitica, accentuato dalle minacce iraniane di chiudere lo Stretto di Hormuz, snodo cruciale per i traffici di petrolio e gas, entrambi in rialzo nelle ultime ore.