Il Presidente della Repubblica dell’Algeria, Abdelmadjid Tebboune, ha incontrato oggi ad Algeri l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, per un confronto sulle attività della società nel Paese, tra cui la produzione e l’export di gas, gli investimenti in corso e futuri e le iniziative legate alla transizione energetica. All’incontro hanno preso parte anche il Ministro di Stato e Ministro dell’Energia, delle Miniere e delle Energie Rinnovabili Mohamed Arkab, l’Amministratore Delegato di Sonatrach Rachid Hachichi e l’Amministratore Delegato di Sonelgaz Mourad Adjal.
Il presidente dell’Algeria Abdelmadjid Tebboune incontra l’AD di Eni Claudio Descalzi
In occasione della visita, Eni e il partner SONATRACH hanno firmato un nuovo contratto per l’esplorazione e lo sviluppo di idrocarburi nell’area di Zemoul El Kbar, nell’ambito della Legge n. 19-13 che disciplina le attività del settore. Il contratto, della durata di 30 anni, riguarda un’area di circa 4.200 km² situata a circa 300 km a sud-est di Hassi Messaoud e comprende anche asset adiacenti precedentemente gestiti tramite contratti separati.
Attraverso questo nuovo accordo, Eni e SONATRACH puntano a valorizzare ulteriormente l’area mediante un piano integrato di esplorazione e sviluppo, facendo leva su tecnologie innovative per ottimizzare i tassi di recupero e sfruttare le infrastrutture già esistenti nei pressi dell’area.
L’accordo si inserisce nel solco della recente assegnazione a Eni, in partnership con PTTEP, del blocco Reggane II, avvenuta nell’ambito della Gara Algeria 2024.
Durante l’incontro, le parti hanno inoltre condiviso i programmi congiunti relativi alla produzione di gas e all’export verso l’Europa di gas e GNL, approfondendo anche le prospettive nel campo delle rinnovabili, dell’idrogeno e del collegamento elettrico tra Algeria ed Europa.
Eni è presente in Algeria dal 1981. Con una produzione netta di circa 137.000 barili di olio equivalente al giorno nel 2024, si conferma la principale compagnia energetica internazionale operante nel Paese.

Photo credit: Emi
Photo credit: Emi