Wall Street avvia la seduta con il segno più, sostenuta dalla nuova tornata di trimestrali bancarie e dai dati aggiornati sui prezzi alla produzione negli Stati Uniti.
Il Dow Jones segna un progresso dello 0,34% portandosi a 44.169,70 punti, mentre il Nasdaq avanza dello 0,26% a quota 20.725,69. Lo S&P 500 cresce dello 0,27% attestandosi a 6.255,15 punti.
Banche USA spingono l’apertura di Wall Street, in calo i produttori di chip
Tra i protagonisti del settore bancario spicca Goldman Sachs, che nonostante abbia superato le attese sul secondo trimestre grazie a una spinta nelle attività di consulenza e intermediazione, cede lo 0,82% a 696,01 dollari per via del calo nella gestione patrimoniale.
Bank of America lascia sul terreno l’1,84% fermandosi a 46,21 dollari, mentre Morgan Stanley arretra del 2,20% a 138,48 dollari, pur avendo entrambe comunicato utili e ricavi trimestrali superiori alle stime, trainati in particolare dal buon andamento dei mercati finanziari globali.
Giornata difficile invece per il comparto statunitense dei produttori di apparecchiature per semiconduttori. Applied Materials, Lam Research e KLA Corp cedono circa il 4%, mentre Teradyne perde il 2,36%, appesantiti dall’allarme lanciato da ASML, che ha indicato il rischio di non centrare gli obiettivi di crescita per il 2026.
Tra le blue chip si mette in luce Johnson & Johnson, che guadagna un solido 6,10% dopo aver rivisto al rialzo le stime di vendita per l’intero anno. A trainare la revisione positiva la forte domanda per il suo farmaco oncologico Darzalex e le buone performance del segmento dispositivi medici.