Le denunce di infortunio sul lavoro presentate allโInail entro lo scorso mese di dicembre sono state 697.773, in aumento del 25,7% rispetto alle 555.236 del 2021 (+25,9% rispetto alle 554.340 del periodo gennaio-dicembre 2020 e +8,7% rispetto alle 641.638 del periodo gennaio-dicembre 2019).
Lavoro, Inail: 698 mila infortuni e 1.090 morti nel 2022
I dati rilevati al 31 dicembre di ciascun anno evidenziano a livello nazionale un incremento nel 2022 rispetto al 2021 sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 474.847 del 2021 ai 607.806 del 2022 (+28,0%), sia di quelli in itinere, occorsi cioรจ nel tragitto di andata e ritorno tra lโabitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un aumento dellโ11,9%, da 80.389 a 89.967.
Nello scorso mese di dicembre il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un +24,5% nella gestione Industria e servizi (dai 464.401 casi del 2021 ai 578.340 del 2022), un -3,6% in Agricoltura (da 26.962 a 25.999) e un +46,3% nel Conto Stato (da 63.873 a 93.434). Si osservano incrementi generalizzati degli infortuni in occasione di lavoro in quasi tutti i settori, in particolare nella Sanitร e assistenza sociale (+113,1%), nel Trasporto e magazzinaggio (+79,3%), nelle Attivitร dei servizi di alloggio e di ristorazione (+55,2%) e nellโAmministrazione pubblica, che comprende le attivitร degli organismi preposti alla sanitร โ Asl โ e gli amministratori regionali, provinciali e comunali (+54,8%).
Lโanalisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: piรน consistente nel Sud (+37,3%), seguito da Isole (+33,2%), Nord-Ovest (+30,4%), Centro (+29,4%) e Nord-Est (+13,3%). Tra le regioni con i maggiori aumenti percentuali si segnalano principalmente la Campania (+68,9%), la Liguria (+49,0%) e il Lazio (+45,4%).
Lโaumento che emerge dal confronto di periodo tra il 2021 e il 2022 รจ legato sia alla componente femminile, che registra un +42,9% (da 200.557 a 286.522 denunce), sia a quella maschile, che presenta un +16,0% (da 354.679 a 411.251). Lโincremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+27,0%), sia quelli extracomunitari (+20,8%) e comunitari (+15,8%). Dallโanalisi per classi di etร emergono incrementi generalizzati in tutte le fasce. Quasi la metร dei casi confluisce nella classe 40-59 anni.
CASI MORTALI
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate allโIstituto entro lo scorso mese di dicembre sono state 1.090, 131 in meno rispetto alle 1.221 registrate nel 2021 (-10,7%). Questo calo รจ la sintesi di un decremento delle denunce osservato nel quadrimestre gennaio-aprile (-33,8%) e di un incremento nel periodo maggio-dicembre (+7,1%), nel confronto tra i due anni. Si registrano 180 casi in meno rispetto al periodo gennaio-dicembre 2020 (1.270 decessi) e uno in piรน rispetto al periodo gennaio-dicembre 2019 (1.089 decessi).
Per un confronto piรน corretto e puntuale si dovrร fare riferimento alla Relazione annuale dellโIstituto di metร anno, in occasione della quale saranno diffusi gli open data annuali (piรน consolidati di quelli mensili), con lโaggiornamento del quinquennio 2018-2022 al 30 aprile 2023.
A livello nazionale i dati rilevati al 31 dicembre di ciascun anno evidenziano, pur nella provvisorietร dei numeri, un decremento nel 2022 rispetto al 2021 solo dei casi avvenuti in occasione di lavoro, scesi da 973 a 790 per il notevole minor peso delle morti da Covid-19, mentre quelli in itinere sono passati da 248 a 300. Il calo ha riguardato soprattutto lโIndustria e servizi (da 1.040 a 936 denunce), seguita da Conto Stato (da 53 a 36) e Agricoltura (da 128 a 118).
Dallโanalisi territoriale emerge un decremento di 83 casi mortali al Sud (da 318 a 235), di 31 nel Nord-Est (da 276 a 245), di 12 nel Nord-Ovest (da 313 a 301), di tre nelle isole (da 87 a 84) e di due al centro (da 227 a 225). Le regioni con i maggiori decrementi sono la Campania (-37 casi mortali), la Puglia, il Friuli Venezia Giulia e lโEmilia Romagna (-22 ciascuna), lโAbruzzo (-20) e il Piemonte (-18). Tra le regioni che registrano aumenti si segnalano, invece, la Calabria (+14 casi), la Lombardia (+13) e la Toscana (+9).
Il calo rilevato tra il 2021 e il 2022 รจ legato soprattutto alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 1.095 a 970, mentre quella femminile passa da 126 a 120 casi. In diminuzione le denunce dei lavoratori italiani (da 1.036 a 881 decessi), in aumento quelle degli extracomunitari (da 138 a 156) e dei comunitari (da 47 a 53).
Dallโanalisi per classi di etร , da segnalare lโincremento di casi mortali tra i 25-39enni (da 153 a 196 casi) e tra gli under 20 (da 10 a 22) e il calo tra gli over 39 anni (da 1.019 a 839).
Al 31 dicembre di questโanno risultano 19 denunce di incidenti plurimi avvenuti nel 2022, per un totale di 46 decessi, 44 dei quali stradali. Nel 2021 gli incidenti plurimi erano stati 17 per un totale di 40 decessi, 23 dei quali stradali.
DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE
Le denunce di malattia professionale protocollate dallโInail nel 2022 sono state 60.774, in aumento di 5.486 casi (+9,9) rispetto al 2021 (15.751 casi in piรน, per un incremento percentuale del 35,0% rispetto al 2020, e 536 casi in meno, con una riduzione dello 0,9%, rispetto al 2019).
I dati rilevati al 31 dicembre di ciascun anno mostrano un aumento nel 2022 rispetto al 2021 nelle gestioni Industria e servizi (+10,0%, da 45.632 a 50.185 casi), Agricoltura (+9,5%, da 9.167 a 10.041) e Conto Stato (+12,1%, da 489 a 548). Lโanalisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce nelle Isole (+18,4%), nel Centro (+10,3%), nel Nord-Ovest (+10,0%), nel Sud (+9,5%) e nel Nord-Est (+5,6%).
In ottica di genere si rilevano 4.472 denunce di malattia professionale in piรน per i lavoratori, da 40.387 a 44.859 (+11,1%), e 1.014 in piรน per le lavoratrici, da 14.901 a 15.915 (+6,8%). Nel complesso, lโaumento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani, passate da 51.142 a 56.128 (+9,7%), sia quelle degli extracomunitari, da 2.861 a 3.145 (+9,9%), e dei comunitari, da 1.285 a 1.501 (+16,8%).
Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dellโorecchio continuano a rappresentare, anche nel 2022, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle malattie del sistema respiratorio.
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