Seduta prudente per i mercati finanziari in attesa del simposio di Jackson Hole, il tradizionale appuntamento di tre giorni dedicato a politiche economiche, inflazione, crescita e soprattutto alle mosse future delle banche centrali.
Borse europee contrastate: Milano arretra (-0,36%), bene Londra e Amsterdam, giù Francoforte
A Milano, Piazza Affari archivia la giornata in rosso: il Ftse Mib arretra dello 0,36%, fermandosi a 42.889 punti.
Sul panorama europeo, la performance più brillante è stata quella di Londra, in rialzo dell’1,08%, seguita da Amsterdam (+0,7%). In territorio negativo invece Francoforte (-0,60%), mentre Parigi e Madrid hanno chiuso quasi invariate (entrambe -0,08%).
Lo spread tra Btp e Bund decennali termina la seduta a 80,7 punti, in linea con la chiusura della vigilia (80,6) e sopra i 78,8 registrati all’apertura precedente. I rendimenti calano: quello italiano scende al 3,52%, mentre il tedesco si porta al 2,71%.
Sul fronte valutario, l’euro-dollaro resta stabile a quota 1,165. Tra le materie prime si segnalano un incremento dell’oro (+0,77%) e soprattutto un deciso recupero per il petrolio Wti, che avanza dell’1,73%.
A Milano, tra le blue chip spiccano i rialzi di FinecoBank (+2,38%), Snam (+1,86%), Italgas (+1,33%) e Leonardo (+1,26%).
Sul versante opposto pesano i cali di Prysmian (-4,27%), Saipem (-2,85%), Buzzi Unicem (-2,10%) e Stellantis (-1,82%), mentre Ferrari ha chiuso in leggero ribasso (-0,64%).
Tra i titoli del FTSE MidCap, bene IREN (+2,11%), SOL (+1,99%), ERG (+1,52%) e Acea (+1,41%). In flessione invece Alerion Clean Power (-5,85%), Carel Industries (-3,08%), Danieli (-3,03%) e Cembre (-2,33%).
Nel comparto sportivo, Juventus avanza di un modesto +0,20%, mentre la Lazio mette a segno un progresso più consistente dell’1,83%.