Il “win-back”, ovvero la pratica di accedere in maniera aggressiva ai dati delle utenze che chiedono il cambio fornitore da parte del gestore uscente, va fermata, e in tal senso è apprezzabile l’impegno di alcuni partiti politici nell’ambito della discussione sul Ddl Concorrenza. Lo afferma Consumerismo No profit, che nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme su alcuni emendamenti al disegno di legge che espongono gli utenti al rischio di abusi e a un telemarketing ancora più aggressivo
Telemarketing, Consumerismo: “Con Ddl Concorrenza bloccare il ‘win-back'”
“L’odioso fenomeno del “win-back”, già vietato nel settore della telefonia, deve assolutamente essere impedito anche nel comparto dell’energia – spiega il presidente Luigi Gabriele – Troppo spesso i consumatori disposti a cambiare fornitore di luce e gas vengono convinti con modalità persuasive, scorrette o ingannevoli a rimanere col proprio gestore, compiendo scelte economicamente svantaggiose”.
“Per questo sosteniamo l’impegno di alcuni esponenti politici che nell’ambito del Ddl Concorrenza si stanno attivando per garantire i diritti degli utenti ed evitare abusi nel settore del telemarketing” – conclude il presidente di Consumerismo No Profit.