Chiusura in rosso per Piazza Affari, che archivia la seduta come la peggiore tra i principali listini europei. L’indice Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in calo dell’1,03%, appesantito dalle vendite diffuse sul comparto bancario e tecnologico.
Borsa di Milano maglia nera d’Europa: Ftse Mib -1,03%
Nel resto d’Europa, i mercati hanno mostrato andamenti contrastanti: Parigi ha perso lo 0,63%, Francoforte ha ceduto lo 0,74%, mentre Londra si è distinta con un rialzo dello 0,93%, sostenuta dal rallentamento dell’inflazione che alimenta le attese di un possibile taglio dei tassi da parte della Bank of England. In lieve rialzo anche Madrid (+0,09%).
Sul fronte obbligazionario, lo spread tra Btp e Bund si è leggermente ridotto, scendendo di circa un punto base e attestandosi a 78 punti, segnale di una sostanziale stabilità dei rendimenti italiani.
Poche variazioni per il cambio euro/dollaro, stabile a 1,161, mentre l’oro ha vissuto una giornata nera, in discesa del 2,53% a 4.034,3 dollari l’oncia. In controtendenza il petrolio, con il Light Sweet Crude Oil che ha registrato un deciso balzo del 2,74%.
Sul listino milanese, tra i titoli migliori spiccano DiaSorin (+2,61%), Tenaris (+2,04%), Eni (+1,52%) e Saipem (+1,31%), spinte dall’ottimismo sui prezzi dell’energia.
Sul versante opposto, forti ribassi per Banca Popolare di Sondrio (-4,34%), STMicroelectronics (-4,03%), BPER (-3,07%), Prysmian (-2,80%), Stellantis (-2,07%) e Ferrari (-1,31%).
Tra le mid-cap, seduta brillante per Alerion Clean Power (+3,78%), Maire (+2,88%), MFE A (+2,49%) e Technogym (+2,06%). In netto calo invece NewPrinces, che crolla del 19,92%, seguita da GVS (-10,95%), Pharmanutra (-2,67%) e Technoprobe (-2,59%).
Sul fronte sportivo, chiusura in lieve flessione per i titoli calcistici: Juventus ha perso lo 0,22%, mentre Lazio è arretrata dello 0,94%.