Thursday 21 November 2024

L’economia italiana si avvia ad evitare la recessione anche nel 1ยฐ trimestre del 2023. Nelle previsioni dei diversi analisti per il 2023, il PIL italiano va meglio dellโ€™atteso. รˆ quanto emerge dalle analisi delย Centro Studi di Confindustria

Confindustria: scenario in miglioramento, Italia evita recessione anche a inizio 2023

Il prezzo dellโ€™energia รจ sceso, quello dei metalli risale, ma cโ€™รจ meno inflazione e quindi si intravede la svolta per i tassi. Lโ€™Italia si dimostra molto resiliente, con lโ€™industria che migliora, anche se non le costruzioni, e i servizi in crescita. Tengono i consumi delle famiglie, gli investimenti sono in ripresa, ci sono piรน occupati ma anche piรน scarsitร  di manodopera. Lโ€™export รจ in frenata, tra unโ€™Eurozona con una ripresa diseguale e gli USA in cui la crescita รจ senza industria.

Lโ€™economia italiana e internazionale in breve

Italia resiliente.ย Il ribasso del prezzo dellโ€™energia da fine 2022, che rimane comunque ben al di sopra dei livelli di due anni fa, sta favorendo la riduzione dellโ€™inflazione in Italia e Europa (seppur su valori ancora elevati) e questo lascia intravedere la fine del rialzo dei tassi entro il 2023 (non prima di un altro paio di aumenti). La fiducia risale, i servizi restano in crescita sostenuti dalla tenuta dei consumi, mentre industria e investimenti reggono a fatica i maggiori costi di credito e commodity.

Energia giรน, metalli su.ย Il prezzo del gas resta relativamente basso a febbraio (56 euro/mwh in media), ben sotto i livelli registrati in tutto il corso del 2022 (ma era a 14 euro nel 2019). Anche il prezzo del petrolio sembra essersi stabilizzato (83 dollari al barile), su valori poco superiori a quelli pre-crisi (64 dollari). Viceversa, rincarano a inizio 2023 le commodity non-energy (+3,4% da ottobre), soprattutto i metalli (+16,8%), mentre i prezzi alimentari continuano a scendere (-1,2%).

Meno inflazione.ย Lโ€™inflazione italiana continua a calare (+10,1% a gennaio, +11,8% a ottobre), grazie alla minor variazione annua dei prezzi energetici (+43,1%, da +71,1%); ma la dinamica al netto di energia e alimentari รจ in salita (+4,6% da +4,2%), per la trasmissione dei rincari passati (energia) agli altri beni.

Tassi: si intravede la svolta.ย A dicembre il costo del credito per le imprese italiane รจ salito ancora: 3,55%, da 1,18% a fine 2021. La quota di imprese industriali che ottiene credito solo a condizioni piรน onerose รจ cresciuta al 42,9% (da 7,3%). La stretta segue il rialzo del tasso ufficiale BCE, portato al 3,00% a febbraio e annunciato a 3,50% a marzo; poi secondo i future potrebbe esserci un ultimo ritocco nel 2023 e infine lo stop; il BTP a febbraio si รจ stabilizzato al 4,04%, poco sotto i picchi (era a 0,97%).

Migliora lโ€™industria, non le costruzioni.ย La produzione ha registrato un rimbalzo a dicembre (+1,6%), dopo tre mesi di calo. Nel 4ยฐ trimestre la variazione รจ stata comunque negativa (-0,9%, dopo -0,6% nel 3ยฐ), ma poco marcata nella manifattura (-0,4%). E i dati qualitativi di gennaio dipingono uno scenario in miglioramento: il PMI รจ risalito in area di lieve espansione (50,4 da 48,5), la fiducia delle imprese ha smesso di scendere e oscilla su livelli modesti, gli ordini calano meno, le scorte si sono lievemente ridotte. Nelle costruzioni, invece, la fase di debolezza รจ attesa proseguire: il PMI รจ a 48,2 (da 47,0).

Servizi in crescita.ย A dicembre il comparto del turismo รจ rimasto sui valori del 2019 (appena -0,4% come spesa dei viaggiatori stranieri). Buone le indicazioni sui servizi nel 1ยฐ trimestre: a gennaio il PMI รจ balzato in area di crescita (51,2 da 49,9) e la fiducia delle imprese del settore ha continuato a risalire.

Tengono i consumi, investimenti in ripresa.ย Le vendite al dettaglio (di beni) fiacche nel 4ยฐ trimestre 2022 (+0,4% in valore, -1,8% in volume) confermano decisioni di consumo prudenti per lโ€™alta inflazione; la spesa delle famiglie si รจ spostata ancor piรน verso i discount. Cresce invece la spesa per servizi (indice ICC). Per gli investimenti, lo scenario รจ migliorato a inizio 2023: le aspettative delle imprese sulla domanda sono tornate positive (+10,4 sul 1ยฐ trimestre il saldo delle risposte, -4,8 per fine 2022); e cresce la quota di aziende che prevede un aumento degli investimenti nei primi sei mesi (20,0 da 14,4).

Piรน occupati, piรน scarsitร .ย Accanto a unโ€™occupazione in aumento (+37mila a dicembre), si registra in Italia una scarsitร  di manodopera per una quota crescente di imprese (7,3% da 1,8% a fine 2019, nella manifattura), segnale di carenze quantitative e disallineamenti di competenze (ma meno che nella UE).

Export bene, ma in frenata.ย Nel 2022 lโ€™export italiano รจ aumentato del 7,7% in volume: USA e Francia i primi mercati per contributo alla crescita; gli articoli farmaceutici e chimico-medicinali hanno fatto da traino. Tale ottima dinamica incorpora, perรฒ, una stagnazione nel 4ยฐ trimestre, che riduce il โ€œtrascinamentoโ€ al 2023 (appena +1,0%). Inoltre, a gennaio permangono segnali di rallentamento per lโ€™export, in base ai giudizi sugli ordini esteri delle imprese manifatturiere.

Eurozona: cresce lโ€™ottimismo.ย In Francia e Germania, dove a fine 2022 si รจ registrato un rallentamento del PIL meno intenso di quanto prospettato dagli analisti (+0,1% e -0,2%), gli indicatori qualitativi a gennaio tracciano un quadro piรน ottimistico, sebbene con forti asimmetrie: il PMI tedesco dei servizi torna in zona di espansione (50,7), mentre quello manifatturiero resta molto sotto la soglia (47,3); in Francia invece รจ la manifattura a risalire (50,5), mentre i servizi sono ancora deboli (49,4).

USA: crescita senza industria.ย Nel 4ยฐ trimestre 2022 il PIL รจ cresciuto piรน dellโ€™atteso (+0,7%), grazie a consumi e investimenti e soprattutto allโ€™impulso della spesa pubblica (+0,9%). A inizio 2023, siย  conferma debole lโ€™attivitร  industriale: piatta la produzione, in area recessiva il PMI e lโ€™ISM (46,9 e 47,4) e lโ€™indice dei Direttori degli acquisti di Chicago (44,3). Viceversa, le vendite al dettaglio sono salite (+3,0%), in linea con la maggiore fiducia dei consumatori (66,4), mentre lโ€™inflazione รจ scesa poco (6,4%).

 

Focus del mese – Previsioni per il 2023: PIL italiano meglio dellโ€™atteso

Dinamica bassa, ma positiva.ย La crescita del PIL italiano รจ prevista scendere da un eccellente +3,9% nel 2022 (per due terzi โ€œgonfiatoโ€ dal trascinamento dal 2021), a un valore molto piรน basso nel 2023, ma decisamente migliore rispetto alle attese di pochi mesi fa. Nelle piรน recenti previsioni dei principali istituti, pur con delle differenze tra stime poco sopra o sotto il +0,6%, cโ€™รจ una generalizzata e importante revisione al rialzo rispetto alle stime post-estate 2022, quando ci si aspettava una stagnazione o una moderata recessione, a causa del caro-energia.

Italia oltre le aspettative.ย Nel corso del 2022 ha sorpreso favorevolmente lโ€™ottima tenuta dellโ€™economia italiana, che ha frenato nel 3ยฐ trimestre (ma meno del previsto) e poi ha limitato al minimo il segno meno nel 4ยฐ (appena -0,1%), quando il gas era ancora molto caro (94 euro/mwh in media): la maggior parte degli analisti si attendeva invece un calo del PIL di almeno mezzo punto percentuale nel 4ยฐ trimestre del 2022.

Motivi della tenuta nel 2022.ย Dal lato dellโ€™offerta, lโ€™industria รจ calata per due trimestri (il 3ยฐ e il 4ยฐ del 2022), ma in misura moderata se si considera lโ€™ampiezza dello shock sul costo delle materie prime; i servizi continuano a crescere, tranati dal turismo, sebbene si sia ormai esaurita la spinta data dalle riaperture post-Covid. Dal lato della domanda, il reddito reale totale delle famiglie non รจ crollato come si poteva temere a fronte dellโ€™altissima inflazione e quindi i consumi sono rimasti su un sentiero di espansione (grazie anche allโ€™extra-risparmio, accumulato dal 2020 fino a inizio 2022); come avviene per gli investimenti, sebbene con un progressivo rallentamento; lโ€™export si รจ quasi fermato, ma nel peggiorato scenario รจ andato meglio di quanto segnalato dagli indicatori, anche se al netto dellโ€™import ha abbassato il PIL.

Il 2023 ha unโ€™ereditร  positiva dal 2022.ย La variazione acquisita del PIL per il 2023, quindi, รจ risultata di +0,4% e non intorno allo zero come si pensava qualche mese fa. Giร  questo fattore โ€œaritmeticoโ€ motiva una decisa revisione al rialzo della crescita annua del 2023. La maggior parte dei previsori, in realtร , ha alzato le stime prima che lโ€™ISTAT pubblicasse il dato sul 4ยฐ trimestre (31 gennaio), perchรฉ si era giร  convinta che lโ€™inverno fosse stato di stagnazione invece che di caduta. Le diverse valutazioni sul 4ยฐ trimestre 2022, in effetti, sono state fino a gennaio il motivo principale nei divari tra i diversi previsori, ma questo fattore si sta riassorbendo nei round di aggiornamenti di febbraio, che chiaramente tengono conto del dato effettivo.

Diverse valutazioni sul 2023.ย Alla variazione giร  acquisita, va aggiunto il profilo trimestrale del PIL atteso per il 2023. Il prezzo del gas รจ molto piรน basso a inizio anno rispetto alle attese di fine 2022: una buona premessa per il 1ยฐ trimestre, per i costi delle imprese e per il percorso di rientro dellโ€™inflazione dal picco, iniziato a fine 2022. Ciรฒ puรฒ far prevedere che il Paese eviti del tutto la โ€œcorrezione al ribassoโ€ dei livelli di attivitร , almeno in aggregato. Al tempo stesso, senza la caduta tra fine 2022 e inizio 2023 si tende a proiettare meno rimbalzo nel resto dellโ€™anno. Anche perchรฉ i tassi di interesse piรน alti frenano gli investimenti e i consumi, via maggior costo del credito. Infatti, anche gli analisti che si aspettano un +0,6 e oltre nellโ€™anno parlano di debolezza nel 1ยฐ trimestre (quasi stagnazione) e di graduale miglioramento dal 2ยฐ, ma restando su ritmi di espansione moderati. Altri previsori continuano ad aspettarsi un limitato calo del PIL nei primi tre mesi. Le diverse attese sulla partenza dellโ€™anno, cruciale per il calcolo della variazione nellโ€™intero 2023, sono al momento il motivo principale delle differenze nelle diverse previsioni annue.

Previsioni simili per lโ€™Area euro.ย Anche per lโ€™Eurozona le previsioni dei principali istituti hanno virato al rialzo rispetto a pochi mesi fa, quando inflazione e costo dellโ€™energia non avevano ancora lasciato intravedere unโ€™inversione di tendenza. Come per lโ€™Italia, le stime per il 2023 si concentrano ora su prospettive piรน โ€œroseeโ€ (+0,5/+0,8%), ma resta qualche attesa piรน modesta. Lโ€™assenza di un โ€œsegno menoโ€ a fine 2022 (+0,1% nel 4ยฐ), contro ogni aspettativa, influenzerร  plausibilmente in positivo le prossime valutazioni dei previsori.

 

 

 

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