Le Borse dell’Asia-Pacifico archiviano una seduta interlocutoria, penalizzate in particolare dalla debolezza del comparto tecnologico, dopo che a Wall Street Nvidia è scivolata sui livelli più bassi dallo scorso settembre. Sui mercati continua a pesare il clima di incertezza legato agli investimenti nell’intelligenza artificiale, tema che secondo gli analisti alimenta prudenza tra gli operatori.
Asia in ordine sparso, pesa il calo dei tech dopo Nvidia
A condizionare il sentiment contribuiscono anche le tensioni geopolitiche e l’attenzione rivolta alle prossime mosse politiche di Donald Trump. A Tokyo l’indice chiude in calo dell’1,03%, con gli investitori cauti in vista dell’esito della riunione della Bank of Japan, attesa domani. Sul mercato valutario resta elevata la volatilità: lo yen recupera terreno sia sul dollaro, scambiato a 154,90, sia sull’euro, poco sopra quota 182.
Seduta quasi invariata per Hong Kong (-0,05%), mentre in Cina si registra un andamento contrastato: Shanghai avanza dello 0,16%, Shenzhen arretra dello 0,7%. Debole anche Seul, che perde l’1,53%, mentre Mumbai si muove in territorio positivo con un rialzo dello 0,16%.
Lo sguardo degli investitori è ora rivolto ai prossimi dati macroeconomici in arrivo dagli Stati Uniti, in particolare le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e i numeri sull’inflazione, che potrebbero influenzare le aspettative sulla politica monetaria.