I mercati finanziari dell’Asia e del Pacifico archiviano la seduta in rialzo, sostenuti dall’ottimismo per i negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina. Le trattative restano al centro dell’attenzione in vista della scadenza del 1° agosto, indicata dal presidente americano Donald Trump come termine ultimo per eventuali interventi tariffari.
Borse asiatiche in progresso, focus su dazi e dati macro USA
A guidare l’ondata positiva è la Borsa di Tokyo, che chiude con un +0,6%, seguita da Sydney in forte crescita dello 0,9%. Guadagni più contenuti per Taiwan (+0,31%) e Seul, che registra un lieve incremento dello 0,02%.
Restano ancora in contrattazione Hong Kong (+0,19%), Shanghai (+0,31%) e Singapore (+0,52%). Unica eccezione negativa, Mumbai, in calo dello 0,11%.
Nel frattempo, i future su Wall Street e sui listini europei mostrano un’impostazione rialzista, sostenuti dall’attesa per i dati macroeconomici statunitensi, che potrebbero fornire indicazioni utili in chiave Fed.
Sul fronte valutario, il dollaro si rafforza ulteriormente, scambiando oltre quota 0,86 euro, a 148,76 yen e vicino a 0,75 sterline. Poco mosso il Bitcoin, stabile attorno a 118.400 dollari. Lieve ribasso invece per l’oro, che perde lo 0,17% e si attesta a 3.329,18 dollari l’oncia. In controtendenza il petrolio WTI, che sale dello 0,18% a 66,49 dollari al barile, mentre il gas naturale segna un aumento dello 0,26% portandosi a 34,9 euro per megawattora.
A Tokyo, i titoli legati alla produzione di semiconduttori subiscono pressioni: Lasertec cede il 4,6%, Advantest perde lo 0,64% e Tokyo Electron lascia sul campo lo 0,45%. I timori sulle ripercussioni dei dazi penalizzano infatti il comparto.
In controtendenza gli esportatori giapponesi, favoriti dalla debolezza dello yen: Sony avanza del 2,63%, Sharp cresce del 2,04%, Panasonic guadagna lo 0,87% e Toyota registra un +0,84%.