Settimana da dimenticare per i mercati azionari del Vecchio Continente, travolti da un doppio colpo: le tensioni legate ai dazi globali inaspriti dagli Stati Uniti e i dati del mercato del lavoro americano, inferiori alle attese, hanno spinto gli investitori a vendere in massa.
Borse europee in forte calo: Milano cede il 2,55%
Il Ftse Mib di Milano ha chiuso la giornata con un tonfo del 2,55%, scendendo a 39.942 punti, guidando le perdite in Europa insieme a Parigi (-2,91%) e Francoforte (-2,65%). Meno pesanti le vendite a Londra (-0,70%), mentre anche Madrid ha sofferto, cedendo l’1,88%.
Valute e materie prime: euro in rialzo, oro sugli scudi, petrolio in caduta
Nel mercato dei cambi, l’euro si rafforza sull’USD, attestandosi a 1,155 con un incremento dell’1,17%. Gli investitori si rifugiano nei beni rifugio, spingendo l’oro in rialzo dell’1,78%. In controtendenza invece il greggio: il WTI scivola a 67,34 dollari al barile, in calo del 2,91%.
In crescita anche lo spread Btp-Bund, che si porta a 83 punti base, in rialzo di 2 punti rispetto alla seduta precedente. Il rendimento del decennale italiano sale al 3,43%.
Piazza Affari: Campari in volo, crolla Fineco
Nella giornata difficile per la Borsa milanese, brillano pochi titoli. Campari registra un exploit del +7,95%, seguita da Nexi (+1,40%), Inwit (+1,16%) e Hera (+0,64%).
In netto ribasso invece Fineco, che crolla del 5,80%, mentre Intesa Sanpaolo perde il 5,57%. Soffrono anche Saipem (-4,69%) e Banca Popolare di Sondrio (-4,49%).
MidCap: bene ENAV, affonda CIR
Tra le società a media capitalizzazione, si distingue ENAV con un guadagno del 5,51%, seguita da WIIT (+3,33%), IREN (+2,47%) e Ascopiave (+1,98%).
Seduta pesantemente negativa per CIR (-7,40%), Carel Industries (-6,71%), Fincantieri (-5,41%) e NewPrinces (-4,61%).