I mercati europei chiudono lโultima seduta della settimana in affanno, appesantiti dal clima di cautela che domina tra gli investitori. La combinazione tra valutazioni elevate nel comparto tech e lโincertezza sulle prossime mosse della Federal Reserve ha spinto molti operatori a ridurre lโesposizione o a restare fermi in attesa di segnali piรน chiari.
Borse europee in frenata: Milano chiude in rosso (-0,60%)
A Piazza Affari il bilancio รจ negativo: il Ftse Mib archivia la giornata con un ribasso dello 0,60%, scivolando a 42.661 punti. In Europa prevale lo stesso copione, fatta eccezione per un leggero recupero in extremis di Londra (+0,13%) e Parigi (+0,02%). Francoforte chiude in calo dello 0,8%, mentre Madrid arretra dellโ1,1%.
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund termina in aumento a 75,9 punti base, con il rendimento del decennale italiano in progresso al 3,47% e quello tedesco che sale al 2,7%.
La debolezza si estende anche al mercato valutario: lโeuro perde lo 0,28% contro il dollaro. Stabili invece le quotazioni dellโoro, ferme attorno a 4.080,9 dollari lโoncia. Pesante il petrolio, con il WTI che cede il 2,13% scivolando a 57,74 dollari al barile.
Tra le blue chip milanesi si distinguono alcuni titoli in controtendenza: Stellantis guida i rialzi con un +3,14%, seguita da Campari (+3,06%), Amplifon (+1,97%) e Inwit (+1,94%).
Decisamente peggiore la seduta per Leonardo, che chiude in caduta libera a โ6,23%, e per Prysmian (โ4,13%). Male anche Buzzi (โ2,99%), mentre Hera scende del 2,14%. Piccolo arretramento per Ferrari (โ0,12%).
Nella fascia mid-cap brillano Intercos (+2,52%), MFE A (+2,50%), Italmobiliare (+2,23%) e Ferragamo (+1,54%).
Allโopposto, la giornata รจ da dimenticare per la Juventus, che precipita dellโ8,41% dopo lโannuncio del nuovo aumento di capitale. In forte calo anche Avio (โ7,09%) e Technoprobe, che arretra del 6,6%.