Le tariffe rc auto continuano la corsa al rialzo come conseguenza delle storture e delle criticità che interessano il comparto assicurativo. Lo afferma Federcarrozzieri – l’associazione delle autocarrozzerie italiane – commentando i dati Ivass che vedono i prezzi delle polizze salire del +6,6% a novembre.
Rc Auto, Federcarrozzieri: “Tariffe salgono a causa delle storture del sistema assicurativo”
“Da tempo denunciamo storture e anomalie del settore assicurativo che arrecano danno sia agli assicurati, attraverso vincoli e limiti inaccettabili, sia agli operatori delle autocarrozzerie, attraverso una turbativa della concorrenza – spiega il presidente Davide Galli – Pur in assenza di un aumento della incidentalità in Italia tale da giustificare i rincari delle polizze, la pratica illegale delle compagnie di assicurazioni di inserire nei contratti Rc Auto clausole che obbligano gli assicurati a rivolgersi per le riparazioni ad autocarrozzerie indicate dalle stesse imprese assicuratrici arreca un danno agli automobilisti, creando un effetto “imbuto” che allunga i tempi delle riparazioni e fa lievitare i costi degli interventi”.
“Oggi autovetture sempre più sofisticate e tecnologiche determinano pezzi di ricambio sempre più all’avanguardia e costosi, con un impatto non indifferente sui costi delle riparazioni e sulle tariffe Rc auto praticate dalle imprese assicuratrici. Per questo abbiamo chiesto al Governo di istituire una sorta di “cartella clinica” delle automobili, che registri tutti gli interventi eseguiti sulle vetture nell’arco della loro vita, anche per evitare distorsioni del mercato e risarcimenti multipli dei danni, nel caso in cui un assicurato decida di incassare l’indennizzo a seguito di un sinistro senza però riparare la propria automobile”, conclude Galli.