La nave da ricerca italiana Laura Bassi ha lasciato il porto di Lyttelton in Nuova Zelanda, facendo rotta verso lโAntartide dove supporterร le attivitร di ricerca legate a tre diversi progetti sullo studio delle dinamiche fisiche e biogeochimiche di specifiche aree antartiche. Inizia cosรฌ la campagna oceanografica della 39ยฐ spedizione in Antartide finanziata dal Ministero dellโUniversitร e Ricerca (MUR) nellโambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), gestito dal Cnr per il coordinamento scientifico, dallโENEA per la pianificazione e lโorganizzazione logistica delle attivitร presso le basi antartiche e dallโIstituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale โ OGS per la gestione tecnica e scientifica della rompighiaccio Laura Bassi. La nave circumnavigherร lโintero Mare di Ross e concluderร la sua missione antartica, di nuovo in Nuova Zelanda, dopo 60 giorni a marzo 2024.
Antartide, Enea: la rompighiaccio Laura Bassi parte dalla Nuova Zelanda per il Polo Sud
La nave Laura Bassi, di proprietร dellโIstituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale โ OGS, questโanno svolgerร unโunica rotazione dalla Nuova Zelanda allโAntartide, con a bordo 39 persone coinvolte come personale di ricerca e un equipaggio navigante di 23 membri. Per la prima volta la missione sarร condivisa con il progetto antartico neozelandese a cui afferisce un team di 12 persone.
Il viaggio della rompighiaccio รจ iniziato lo scorso 25 novembre quando ha lasciato il porto di Napoli per intraprendere una navigazione di circa 40 giorni. La rompighiaccio ha attraversato il Mar Rosso e il Golfo di Aden, adottando tutte le misure antipirateria previste e navigando lungo il corridoio di sicurezza sotto lโombrello di protezione garantito dalle navi militari di vari Paesi.
A fine dicembre รจ approdata a Lyttelton per imbarcare il personale che effettuerร la missione di ricerca. Chiuse le operazioni di carico, il 6 gennaio la nave รจ partita dal porto di Lyttelton alla volta del Mare di Ross.
Le attivitร di ricerca, nello specifico, riguarderanno il progetto โTenoreโ (Terra Nova bay polynya high Resolution Experiment), coordinato da Giannetta Fusco dellโUniversitร degli studi di Napoli โParthenopeโ per lo studio della zona di polynya (uno specchio di acqua marina libera dai ghiacci e circondata dalla banchisa) della Baia Terra Nova; ย il progetto โSignatureโ (PhySIcal and bioGeochemical traciNg of wATer masses at source areas and export gates in the Ross Sea and impact on the SoUtheRn OcEan), coordinato da Pierpaolo Falco dallโUniversitร Politecnica delle Marche che ha lโobiettivo di analizzare dal punto di vista biologico chimico e fisico le principali masse dโacqua del Mare di Rossย e indagare la loro variabilitร spaziale e temporale; infine il progetto โMORseaโ (Marine Observatory in the Ross Sea), coordinato da Giorgio Budillon dellโUniversitร degli studi di Napoli โParthenopeโ e Pasquale Castagno dellโUniversitร degli Studi di Messina per la gestione della ย rete degli osservatori marini posizionati fin dal 1994 nel Mare di Ross.
Oltre allโattivitร scientifica, tra il 21 e il 26 gennaio la nave effettuerร anche lo scarico dei materiali necessari al funzionamento della base antartica Mario Zucchelli, mentre il rientro al porto di Lyttelton in Nuova Zelanda รจ previsto per i primi giorni di marzo 2024.
La rompighiaccio trasporterร due refrigeratori contenentiย le carote di ghiaccioย estratte nel contesto delย progetto internazionale Beyond EPICA, coordinato da Carlo Barbante, direttore dellโIstituto di Scienze Polari del CNR. Il progetto mira, proprio attraverso lโanalisi del ghiaccio antartico, aย ricostruire la storia climatica della Terra andando indietro nel tempo di 1,5 milioni di anni, per rivelare informazioni sulla temperatura e sulla concentrazione di gas serra nellโatmosfera.
Questโanno la nave darร supporto anche alle ricerche marine del programma scientifico neozelandese ospitando a bordo 12 ricercatori del Paese australe, una collaborazione internazionale di particolare prestigio per il PNRA.
Lโobiettivo principale della nave Laura Bassi รจ il supporto scientifico e logistico alle missioni polari italiane e al contempo consentire la ricerca oceanografica e geofisica dei ricercatori dellโEnte e della comunitร scientifica nazionale ed europea a livello globale e, in particolare, polare.
ร una rompighiaccio categoria A classe PC5 ed รจ stata concepita come una nave speciale combinando in maniera ottimale sia capacitร cargo sia di ricerca scientifica. Ha una stazza di 4028 tonnellate, รจ lunga 80 metri e larga 17 metri, ha un sistema di posizionamento dinamico che le garantisce unโelevata manovrabilitร e unโaccuratezza di stazionamento in un prefissato punto dellโordine di 1 metro. La struttura del fasciame, particolarmente robusta, le permette di operare in mari coperti da ghiaccio senza temere danni strutturali.
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