“Balneari, proposta all’Ue: all’asta le concessioni rimborsi a chi ha investito”, titola stamattina Il Messaggero.
Balneari, proposta all’Ue: all’asta le concessioni rimborsi a chi ha investito
Ora basta rinvii, proroghe e cavilli. Giorgia Meloni sta pensando di rompere gli indugi sulla annosa vicenda dei balneari. In conferenza stampa la premier ha annunciato una legge di “riordino” delle concessioni per le spiagge italiane. È qui che prenderà forma il compromesso tra governo e Commissione europea – riferisce il quotidiano -. Salvo giravolte dell’ultimo minuto, e non sono escluse, il piano prevede la messa all’asta delle licenze dei titolari degli stabilimenti.
Tutelando però con norme ad hoc i concessionari in uscita, a cui saranno riconosciuti gli investimenti fatti in questi anni. Non solo: saranno in parte rimborsati, qualora dovessero perdere la gara.
Nei prossimi giorni un vertice della Premier con Salvini e Tajani per andare a trattare in Europa.
Le lancette corrono. Dal 16 gennaio, in assenza di rassicurazioni da Roma, la Commissione potrebbe adire la Corte di Giustizia e far scattare la procedura di infrazione.
Intanto con il nuovo anno è iniziato il far-west normativo sulle spiagge. Fra comuni che, come Venezia, hanno intenzione di disporre la proroga delle concessioni e altri, come Ravenna e Rimini, pronti a mettere a gara le spiagge. Il caos è servito. E se il governo non calerà in fretta la legge di riordino chiesta da Meloni il brivido della “paura della firma” percorrerà di nuovo la schiena dei sindaci italiani. Con il rischio, che è più una certezza, di una pioggia di costosissimi ricorsi tra Tar e Consiglio di Stato.