mercoledì 3 Luglio 2024

L’edizione odierna de La Repubblica apre così le sue pagine economiche: “Gas, l’anno nuovo partirà al rialzo: in bolletta torna l’Iva al 22 per cento”.

Gas, l’anno nuovo partirà al rialzo: in bolletta torna l’Iva al 22 per cento

Il governo ha “tralasciato” di rinnovare per altri tre mesi la sterilizzazione dell’Iva che grava sulle bollette del metano. L’effetto si vedrà a partire dal primo gennaio: l’aliquota, finora limitata al 5 per cento, torna a prezzo pieno, dunque al 22 per cento. Era stato uno dei provvedimenti introdotti dal governo Draghi per limitare gli effetti del caro prezzi dell’energia, causati dalla ripresa globale dell’economia, dopo la fine dell’emergenza Covid, e poi dall’invasione dell’Ucraina. È stata soprattutto la guerra scatenata dalla Russia, principale fornitore di gas naturale della Ue, la base del record storico nelle quotazioni del gas: la punta massima è stata raggiunta nell’agosto del 2022, quando i prezzi hanno superato i 300 euro al megawattora sul mercato europeo.

Gli interventi dei governi dell’UE hanno aiutato a limitare le spese per imprese e consumatori, includendo la riduzione dell’IVA al 22%, misura poi estesa dal governo Meloni fino al 2023.

Tuttavia, con la recente diminuzione dei prezzi del gas di oltre il 40% da ottobre – da 57 a 32 euro al megawattora -, e le previsioni per i primi mesi del 2024 che non superano i 35 euro, il governo ha deciso di non rinnovare lo sconto sulle bollette,

Una decisione che rappresenta un risparmio comunque significativo per il governo: solo negli ultimi tre mesi, infatti, il provvedimento in favore dei consumatori è costato oltre 1,5 miliardi.

Ma ora il rischio è che siano proprio i consumatori a pagare il prezzo di questa decisione.

I cali dei prezzi si rifletteranno sulle bollette di dicembre, con l’IVA ancora al 5%, ma l’aumento dell’IVA al 22% nei mesi di gennaio e febbraio potrebbe incidere notevolmente, soprattutto nelle regioni del Nord e nelle zone più elevate, dove il freddo è più intenso.

Il governo potrebbe vedere benefici a breve termine da questa decisione, ma ci sono rischi di conseguenze negative e polemiche a partire dalla fine di gennaio.

Senza considerare che la liberalizzazione completa del mercato delle forniture di gas non è stata rinviata all’estate, come avvenuto per l’elettricità. E le incognite di quello che accadrà con il passaggio al mercato libero rimangono tutte.

 

 

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