“L’elettrico non decolla. Ondata di esuberi nel settore dell’auto”. Così titola stamattina Il Sole 24 Ore.
L’elettrico non decolla. Ondata di esuberi nel settore dell’auto
Numerosi posti di lavoro sono in bilico a causa del rallentamento della crescita nel mercato automobilistico e del calo della domanda per le auto a batteria – riferisce il quotidiano economico -. Le grandi aziende globali stanno cercando soluzioni per affrontare una redditività in calo rispetto agli anni d’oro conclusisi nel 2023.
Attualmente, le strategie adottate includono piani di uscite incentivati o periodi di cassa integrazione, ancor prima di procedere a licenziamenti diretti. Con varie proiezioni e stime, entro la fine di questo decennio il numero di addetti coinvolti potrebbe raggiungere circa 130.000, meno dell’8% della forza lavoro totale tra produttori e fornitori, includendo tra 100.000 e 150.000 posti considerati a rischio nel settore componentistico statunitense.
Le previsioni di fine decennio precedente suggerivano che l’elettrificazione avrebbe impattato dal 20% al 30% degli occupati entro il 2030. Tuttavia, le motivazioni attuali differiscono dalle previsioni originarie. Le conseguenze si stanno manifestando principalmente tra i fornitori. I tre principali produttori tedeschi – Bosch, Continental, ZF Friedrichshafen – hanno annunciato i piani di taglio più significativi, che prevedono una riduzione fino al 10% della forza lavoro nei prossimi tre o quattro anni. In particolare, ZF prevede 14.000 uscite entro il 2028, Bosch prevede 3.000 entro due anni, e Continental oltre 7.000.
Per quanto riguarda l’Italia, nel suo recente Global Automotive Outlook, la società di consulenza AlixPartners ha valutato gli impatti sul settore e sul relativo indotto dovuti alla transizione dall’auto tradizionale a quella elettrica, prevedendo una perdita di valore di 7 miliardi di euro entro il 2030 e 40.000 posti in possibile esubero. Ci troviamo in un periodo di transizione critico che rappresenta un cambiamento strutturale nell’approccio tradizionale all’industria automobilistica.
