Transizione digitale e sviluppo del business sono i temi al centro della sesta edizione dellโItalian Mid Cap Conference organizzata da Mediobanca, che si รจ aperta oggi a Milano: nel corso dellโevento 29 societร quotate di media capitalizzazione incontrano oltre 80 investitori domestici e internazionali per condividere i propri piani di crescita, svolgendo circa 350 meeting e cogliendo lโopportunitร di confrontarsi su mercati e nuove frontiere dellโinnovazione in alcune tavole rotonde.
Mediobanca, al via l’Italian Mid Cap Conference 2024: transizione digitale e sviluppo del business
Le medie imprese, particolarmente radicate nel tessuto dellโeconomia italiana, sono un interlocutore di elezione per Mediobanca, che ha sviluppato un focus crescente su questo segmento osservandone lโevoluzione attraverso le proprie ricerche.
Alla digitalizzazione delle medie imprese italiane รจ dedicato uno studio dal titolo โItโs all about ITโ, presentato in occasione della Mid Cap Conference e realizzato da Mediobanca Research in collaborazione conย Google, che ha contribuito allโidentificazione delle tecnologie con potenziale trasformativo.
Per condurre la propria indagine Mediobanca Research ha sviluppato un sistema diย ratingย proprietario innovativo che valuta laย maturitร digitaleย di ciascuna impresa. Si tratta di una classificazione in โinnovatoriโ, โsperimentatoriโ o โprincipiantiโ ideata a partire dallโanalisi di cinque aree: infrastruttura digitale, uso dei canali digitali, analisi dei dati, competenze digitali, tecnologie allโavanguardia come lโIntelligenza Artificiale.
Nel contesto della ricerca, grazie alla collaborazione di Area Studi Mediobanca, sono state sondate circa 600 medie imprese rappresentative del 6% del totale nazionale. Il campione evidenzia una concentrazione verso le imprese del Nord Italia, attive nel settore manifatturiero e orientate allโexport (il 50% delle imprese genera piรน del 50% del fatturato al di fuori dell’Italia). Per quantitร e composizione il campione risulta statisticamente significativo, consentendo di trarre conclusioni generali per il settore manifatturiero italiano, espressione del 40% del valore aggiunto nazionale e del 19% del comparto a livello europeo.
Il 56% delle imprese che hanno preso parte allo studio hanno ottenuto il rating โsperimentatoreโ, che identifica le aziende dotate di una chiara visione digitale che mantengono tuttavia margini di miglioramento nellโutilizzo di strumenti a supporto del processo di innovazione. A rientrare nel clusterย delle aziende โprincipiantiโ รจ invece il 39% del campione, anche se molte di queste aziende hanno giร intrapreso un percorso virtuoso e non sarebbero dunque lontane da una promozione a โsperimentatoreโ. Un quadro dellโecosistema delle medie imprese incoraggiante per il futuro, confermato dalle risposte di unโazienda su quattro circa la โforte comprensione che avere una strategia digitale รจ fondamentale per garantire la propria crescita o sopravvivenzaโ.
Tra le aree di intervento che le imprese considerano prioritarie vi รจ quella della revisione dei processi interni con necessitร , in particolare, di integrare e rafforzare strumenti e piattaforme digitali di marketing a supporto dellโattivitร di vendita. Circa il 30% del campione sceglie canali digitali per raggiungere i clienti e pubblicizzare prodotti o servizi, ma non finalizza il processo di acquisto online. Anche per i sistemi CRM la transizione si ferma spesso a metร . I software che supportano la gestione della clientela non sono utilizzati in maniera efficiente o integrata in almeno il 40% dei casi, perchรฉ non utilizzati trasversalmente da tutte le divisioni di business o perchรฉ connessi ad altri sistemi, in alcuni casi non digitali.
Soltanto il 5% del campione conquista il rating di โinnovatoreโ, grazie a unโelevata visione digitale ben integrata nei processi aziendali. Un approccio virtuoso secondo la ricerca: queste aziende hanno infatti beneficiato di tassi di crescita degli utili e delle esportazioni strutturalmente superiori a quelle concorrenti, doppiando le imprese meno digitalizzate in termini di tasse pagate e crescita della forza lavoro.
Lo studio, oltre a stimare lโincidenza degliย investimenti tecnologiciย sulla crescita strutturale delle imprese, identifica i maggiori ostacoli che si incontrano lungo il percorso di trasformazione digitale e individua ย iniziative utili ad accelerare il processo.
In termini di crescita un incremento contenuto degli investimenti consentirebbe alle imprese โsperimentatriciโ di diventare โinnovatriciโ. Guardando ai dati aggregati, un investimento con impatti sostenibili sui saldi di finanza pubblica (stimato intorno a 28 miliardi di euro) consentirebbe di elevare lโintero settore manifatturiero italiano al rating โinnovatoreโ.
โStimiamo che questo impulso allo sviluppo delle imprese sprigionerebbe una maggiore crescita del PIL nazionale dello 0,7% nei prossimi cinque anniโ, affermaย Andrea Filtri, Co-Head di Mediobanca Research.
Lo studio ha dunque identificato quali maggiori ostacoli alla digitalizzazione delle imprese la penuria di lavoratori digitalmente alfabetizzati, i processi aziendali poco digitalizzati e/o integrati tra loro e la necessitร di sostenere investimenti elevati a livello di singola impresa.
Intervenire su questi colli di bottiglia avrebbe dunque effetti molto significativi per la velocizzazione della trasformazione digitale. In particolare, lโintroduzione dell’educazione digitale in etร scolastica, la riforma degli istituti tecnici superiori e la riqualificazione della forza lavoro sono le leve utili a garantire la formazione di capitale umano digitalmente alfabetizzato.
Fondamentale inoltre, nellโottica della gestione finanziaria, una riformulazione degli incentivi fiscali legati a investimenti tecnologici che preveda crediti dโimposta per importi tali da coprire almeno il costo di finanziamento, una parte sia dei costi di implementazione che di quelli di aggiornamento del software di macchinari non obsoleti e che garantisca una loro maggiore stabilitร nel tempo, al fine di consentire visibilitร sugli investimenti in un arco pluriennale.
“Siamo da sempre convinti del valore della trasformazione digitale come driver per la crescita delle imprese italiane –ย ha commentatoย Simona Panseri, Senior Director Communications, Southern Europe di Google.ย Per questo siamo lieti di aver collaborato con Mediobanca Research alla realizzazione dello studio, in un momento come quello attuale in cui lโIA ha il potenziale di contribuire allโaumento della produttivitร delle medie imprese italianeโ.