Eโ accolta con grande soddisfazione da Coldiretti la proroga del quadro temporaneo Ucraina sugli aiuti di stato per sostenere gli agricoltori. Un impegno che il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha portato avanti con determinazione nella direzione proposta da Coldiretti, โche giร a febbraio aveva indicato come necessaria questo tipo di flessibilitร sugli aiuti di stato per arrivare a una moratoria dei debiti delle imprese agricoleโ, sottolinea Ettore Prandini presidente della principale organizzazione agricola dโItalia e dโEuropa,
Ue, Coldiretti: fondamentale ok agli aiuti di stato per la moratoria sui debiti
Con lโaccordo sulla revisione della Pac, il Consiglio Europeo โliberaโ 4 milioni di ettari che potranno essere coltivati nella Ue per ridurre la dipendenza dalle importazioni dei principali prodotti agricoli in una fase di gravi tensioni internazionali che stanno avendo effetti dirompenti sui mercati agricoli, secondo quanto emerge da una analisi della Coldiretti diffusa in occasione della conclusione del vertice a Bruxelles.
โLโaccordo di oggi sulle semplificazioni รจ un buon primo passo, da rafforzare con una semplificazione ancora piรน profonda di tutte le regole della Pac. Un agricoltore non puรฒ trascorrere un terzo del suo tempo per riempire moduli e carte burocratiche.
Con questi interventi โ spiega Prandini โ si vanno a eliminare alcuni vincoli che pesano sulle aziende agricole e altre misure sulla condizionalitร , oltre a dare piรน flessibilitร per gli Stati. Fondamentale lโintroduzione di una maggiore flessibilitร sugli aiuti di stato finalizzati al superamento del de minimis, per poter attuare la moratoria dei debiti necessaria rispetto alle difficoltร che le imprese agricole stanno vivendo. Inoltre โ prosegue โ vogliamo lโestensione della clausola di salvaguardia anche per grano ucraino, e lโinserimento dei dazi per il grano russo. In caso allargamento dellโUnione Europea ad altri paesi, non devono essere gli agricoltori a pagare costi, รจ fondamentale che venga mantenuto lo stesso livello di risorse aggiuntive rispetto a quelle attuali della Pacโ.
Salvati dalla burocrazia 500mila piccoli agricoltori. La revisione attuata salva anche dalla burocrazia mezzo milione di piccoli agricoltori italiani e risponde alle richieste della Coldiretti di alleggerire il peso delle โcarteโ che soffoca tutte le imprese agricole al di lร delle loro dimensioni.Risponde alle richieste di Coldiretti anche la proposta della Commissione di eliminare dalla norma Bcaa 8 lโobbligo di destinare una quota minima di seminativi alle superfici non produttive (terreni a riposo per 200mila ettari in Italia) o alle caratteristiche (siepi, alberi). Positiva anche una maggiore flessibilitร sulla Bcaa 6, la norma per coprire il suolo in periodi sensibili che ha causato notevoli rigiditร amministrative e incertezza per gli agricoltori, che spesso fanno riferimento a un calendario agricolo che non riconosce la variabilitร del tempo.
Rotazione delle colture e deroghe per aratura. Per quanto riguarda la norma Bcaa 7 che impone la rotazione delle colture, la Commissione consente di sostituire la rotazione delle colture, con la diversificazione delle stesse, in modo da consentire agli agricoltori colpiti da siccitร , spiega la Coldiretti, o precipitazioni eccessive regolari, di conformarsi a tale condizione in modo piรน compatibile con le realtร agricole. Anche sulla Bcaa9 si possono prevedere deroghe per consentire lโaratura per ripristinare i prati permanenti nei siti Natura 2000, nel caso in cui siano danneggiati da predatori o specie invasive.
Risultati ottenuti con mobilitazioni pacifiche. Le modifiche alla Pac, dopo aver giร incassato le prime forme di semplificazione e il ritiro della direttiva agrofarmaci, sono il risultato delle mobilitazioni della Coldiretti che, qualche tempo fa, hanno anche portato migliaia di agricoltori a manifestare pacificamente nella capitale belga contro norme spesso svincolate dalla realtร che ne hanno reso di fatto impossibile lโapplicazione nelle campagne, giร colpite dallโaumento costante dei costi di produzione e un corrispondente calo dei prezzi agricoli.