Il ritiro della proposta di regolamento sullโ uso sostenibile dei fitofarmaci (SUR) salva il 30% delle produzioni alla base della dieta mediterranea, dal vino al pomodoro, messe a rischio dallโ irrealistico obiettivo di dimezzare lโuso di agrofarmaci. Eโ quanto afferma il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare lโannuncio della presidente del Commissione europea Ursula von der Leyen del rigetto della proposta nel suo intervento al Parlamento europeo dopo la grande manifestazione della Coldiretti a Bruxelles in occasione del Vertice Ue. Una risposta alla protesta degli agricoltori provenienti dal sud e dal nord dellโUnione Europea, dalla Coldiretti agli spagnoli di Asaja, dai portoghesi di Cap ai belgi dellโFwa fino ai giovani agricoltori alla quale aveva fatto seguito lโincontro tra il presidente della Coldiretti e la Von der Leyen.
Ue, Coldiretti: stop Von der Leyen alla direttiva fitofarmaci salva 30% Made in Italy
il provvedimento โ sottolinea Coldiretti โ avrebbe avuto un impatto devastante sulla produzione agricola dellโUnione Europea e nazionale aprendo di fatto le porte allโimportazione da paesi extra Ue che non rispettano le stesse norme sul piano ambientale, sanitario e del rispetto dei diritti dei lavoratori.
Serve un approccio realistico per sostenere lโimpegno dellโagricoltura verso la sostenibilitร che ha giร portato lโItalia a classificarsi come la piรน green dโEuropa con il maggior numero di imprese agricole che coltivano con metodo biologico su circa 1/5 della superficie agricola totale e il taglio record in un decennio del 20% sullโuso dei fitofarmaci che restano essenziali per garantire la salute delle coltivazioni.
Non a caso in Italia โ continua la Coldiretti โ oltre otto prodotti su dieci pericolosi per la sicurezza alimentare provengono dallโestero (86%) sulla base delle elaborazioni del sistema di allerta Rapido (Rassf), Sul totale dei 317 allarmi rilevati nel 2022 โ evidenzia Coldiretti โ 106 scaturivano da importazioni da altri Stati dellโUnione Europea (33%) e 167 da Paesi extracomunitari (53%) e solo 44 (14%) hanno riguardato prodotti con origine nazionale.
Secondo lo studio della Commissione Europea peraltro โ aggiunge Coldiretti โ โi maggiori impatti sulla resa si sarebbero verificati in colture che hanno una rilevanza limitata, come lโuva, il luppolo e i pomodoriโ. Una vera assurditร se si pensa che il pomodoro รจ lโortaggio piรน consumato in Europa, tal quale e come derivati (passata, polpa, pelati, sughiโฆ), e lโuva, sia da tavola che trasformata (in vino, succhi, distillatiโฆ) รจ una produzione di cui lโEuropa detiene il primato mondiale.
Senza dimenticare che lโItalia, che si contende con la Francia il ruolo di principale produttore mondiale di vino ed il primo produttore di derivati di pomodoro in Europa, sarebbe il Paese piรน danneggiato da una politica europea folle e lontana dalle realtร delle imprese e dei consumatori.
โLa battaglia per garantire dignitร e giusto reddito agli agricoltori italiani non si fermaโ precisa il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che non sarร accettato nessun taglio alle risorse economiche della Politica agricola comune (Pac) agli agricoltori poichรฉ oggi occorre assicurare lโautonomia alimentare dei cittadini europei e favorire il ricambio generazionale.
“In tale ottica non รจ possibile neppure che lโallargamento dellโUnione allโUcraina venga pagato dalle aziende agricole. Serve poi cancellare definitivamente โ ha ribadito Prandini โ lโassurdo obbligo di lasciare i terreni incolti che mina la capacitร produttiva della nostra agricoltura e favorisce paradossalmente le importazioni dallโestero di prodotti alimentari che non rispettano le stesse regole di quelli europei in materia di sicurezza alimentare, ambientali e di rispetto dei diritti dei lavoratori. Un caso eclatante รจ il Mercosur, lโaccordo commerciale con i Paesi sudamericani che va respinto. Da qui la richiesta di introdurre il criterio di reciprocitร delle regole produttive.
Il caso dei terreni incolti รจ solo uno dei vincoli che da Timmermans in poi hanno cercato di inserire โ ha denunciato Prandini โ con regole che penalizzano la capacitร produttiva Ue e appesantiscono il lavoro degli agricoltori, ingiustamente visti come inquinatori, mentre sono proprio loro a garantire la tutela dellโambiente. Ma servono anche, secondo Coldiretti, mercati equi e trasparenti, incentivando gli accordi di filiera e vietando la vendita sotto i costi di produzione”.