“E-commerce, arriva la stretta sull’evasione Iva dall’estero”, titola stamattina Il Sole 24 Ore.
E-commerce, stretta del Governo sull’evasione Iva dall’estero
Riassumendo quanto riportato dal quotidiano economico, il recente decreto attuativo emanato dal governo italiano mira a rafforzare le misure contro l’evasione dell’IVA, in particolare nel settore dell’e-commerce. Questo intervento normativo, finalizzato a contrastare le frodi e gli abusi legati all’esenzione dell’IVA all’importazione di merci nell’Unione Europea, ha l’obiettivo di recuperare annualmente circa 143 milioni di euro di IVA da questo settore.
Secondo le stime dell’amministrazione finanziaria, basate sulle commissioni versate alle piattaforme online per la vendita di prodotti, gli operatori non residenti con rappresentante fiscale in Italia hanno venduto beni per un valore di 2,1 miliardi di euro nel 2022. Tuttavia, si stima che l’IVA non recuperata da queste vendite ammonti a 143 milioni di euro, circa il 7% del valore totale delle merci vendute online.
Il decreto prevede l’introduzione di garanzie da parte degli operatori extra-UE che utilizzano rappresentanti fiscali per acquisti e vendite intracomunitarie, per prevenire l’uso di prestanome e società di facciata. Inoltre, sono previsti requisiti più stringenti per i rappresentanti fiscali, come l’assenza di condanne per reati finanziari e la conformità alle normative tributarie.
Questa iniziativa è parte di una strategia più ampia delineata dal Ministero dell’Economia, guidato da Giancarlo Giorgetti, per ridurre il gap fiscale e rafforzare le attività di contrasto all’evasione fiscale, con un focus particolare sui fenomeni di evasione totale e frodi IVA legate all’e-commerce.