Bene il calo dei prezzi dei carburanti registrato ad agosto, con i listini che toccano i minimi dal 2021, ma non basta: ci sono margini per riduzioni ben più consistenti alla pompa. Lo afferma il Codacons, commentando i dati diffusi oggi dal Mimit.
Carburanti, Codacons: “Prezzi ai minimi dal 2021, ma ancora non basta. Servono riduzioni più consistenti alla pompa”
La benzina si attesta a 1,70 euro al litro e il gasolio a 1,63 euro, con un ribasso rispettivamente di 13 e 11,3 centesimi rispetto al 23 gennaio scorso – spiega l’associazione –. Un trend ribassista che ha caratterizzato buona parte del 2025, interrotto solo dalle tensioni internazionali di giugno.
Tuttavia, se si guarda al confronto storico, i cali sono ancora insufficienti e il vero nodo è il legame con l’andamento del petrolio: le quotazioni internazionali sono scese sensibilmente nel 2025, ma i listini italiani non hanno seguito con la stessa rapidità e proporzione. Per esempio, le quotazioni petrolifere sono calate del -16,7% da giugno a oggi, mentre nello stesso periodo i prezzi di benzina e gasolio si sono ridotti appena del -2%. È vero che le quotazioni petrolifere non sono l’unico indice che determina il prezzo dei carburanti alla pompa, ma al tempo stesso una riduzione così forte del greggio avrebbe dovuto influire maggiormente sui listini praticati al pubblico, anche in considerazione della velocità con cui i prezzi di benzina e gasolio sono saliti dopo lo scoppio della guerra in Iran – conclude il Codacons.
«Ancora una volta – prosegue il Codacons – assistiamo a una discesa troppo lenta dei prezzi alla pompa rispetto ai mercati, mentre all’opposto i rincari vengono scaricati sui consumatori con estrema rapidità. Per questo chiediamo tagli più consistenti e immediati, a beneficio delle famiglie già schiacciate dal caro-vita».