venerdรฌ 18 Aprile 2025

Questโ€™anno, le bollette potrebbero costare allโ€™intero sistema imprenditoriale italiano ben 13,7 miliardi di euro in piรน rispetto al 2024, pari a un aumento del 19,2 per cento. In totale, la spesa complessiva dovrebbe toccare gli 85,2 miliardi: di questi, 65,3 sarebbero per lโ€™energia elettrica e 19,9 per il gas.

Caro bollette, per le imprese +13,7 miliardi rispetto al 2024. Penalizzato soprattutto il Nord

A pagare il conto piรน salato dovrebbero essere le imprese del Nord. Questa ripartizione geografica, infatti, โ€œospitaโ€ buona parte dello stock delle imprese presenti nel nostro Paese e, conseguentemente, dovrร  farsi carico della quota parte di aumento piรน consistente; praticamente quasi quasi due terzi dellโ€™aggravio complessivo.

Queste stime arrivano dallโ€™Ufficio studi della CGIA e si basano su unโ€™ipotesi del prezzo medio dellโ€™energia elettrica nel 2025 di 150 euro per MWh e del gas a 50 euro per MWh; mantenendo cosรฌ una proporzione di tre a uno tra le due tariffe, come si รจ verificato nei due anni precedenti.

Per quanto riguarda i consumi, si รจ fatto riferimento ai dati del 2023 e si รจ ipotizzato che rimangano costanti anche nei successivi due anni1 . Se analizziamo questo costo aggiuntivo stimato di 13,7 miliardi di euro per questโ€™anno, notiamo che quasi 9,8 miliardi (+17,6 per cento rispetto al 2024) riguarderebbero lโ€™energia elettrica e 3,9 miliardi (+24,7 per cento) il gas (vedi Tab. 1).

โ€ข In un anno e mezzo abbiamo speso 92,7 miliardi di soldi pubblici per mitigare i rincari

Anche se questโ€™anno ci aspettiamo un aumento importante dei costi energetici, questo sarร  comunque molto inferiore a quanto abbiamo vissuto durante il periodo piรน critico della recente crisi energetica che ha colpito tutta Europa tra la fine del 2021 e i primi mesi del 2023 (vedi Graf. 1). รˆ importante ricordare che oggi non abbiamo piรน quelle misure pubbliche adottate allโ€™epoca che hanno aiutato a contenere gli aumenti delle bollette sia per le famiglie che per le imprese: stiamo parlando di un totale di ben 92,7 miliardi di euro2 . Solo la Germania ha stanziato una cifra maggiore pari a 157,7 miliardi; va detto, perรฒ, che i tedeschi hanno il comparto manifatturiero piรน importante dโ€™Europa e affrontano inverni piรน lunghi e freddi rispetto ai nostri.

โ€ข Dobbiamo evitare lโ€™aumento dellโ€™inflazione

Questโ€™anno gli effetti dellโ€™aumento delle bollette potrebbero farsi sentire pesantemente sui bilanci sia delle imprese che delle famiglie. Ma cโ€™รจ un altro aspetto negativo da considerare. Cosรฌ come accaduto negli anni passati, potremmo trovarci davanti a unโ€™impennata dei prezzi del gas e dellโ€™energia che rischiano di provocare una spirale inflazionistica. Ricordiamoci che nel biennio 2022-2023, la crisi energetica ha causato una significativa perdita del potere dโ€™acquisto per lavoratori dipendenti e pensionati; senza contare lโ€™aumento dei tassi dโ€™interesse e quindi il costo maggiore del denaro che ha messo in difficoltร  investimenti e crescita del Pil. Ma cโ€™รจ dellโ€™altro. Gli esperti paragonano lโ€™inflazione a una โ€œtassa ingiustaโ€: infatti, riduce la quantitร  di beni e servizi acquistabili da tutti noi ed รจ particolarmente dura con chi รจ giร  economicamente fragile.

โ€ข Difendere i consumi e spendere bene tutti soldi del Pnrr

Per contrastare efficacemente il rallentamento economico in corso, in primo luogo dobbiamo evitare il crollo dei consumi interni, obbiettivo che potrebbe non essere conseguito se lโ€™inflazione, a causa di un forte impennata dei prezzi dei prodotti energetici, dovesse tornare a crescere. In secondo luogo รจ necessario spendere bene ed entro la scadenza (31 agosto 2026) le risorse del Pnrr ancora a nostra disposizione; praticamente 130 miliardi di euro. Secondo la BCE, lโ€™utilizzo di tutti i prestiti e le sovvenzioni che ci sono stati erogati da Bruxelles farร  aumentare in via permanente il nostro Pil nello scenario migliore dellโ€™1,9 per cento fino al 2026 e dellโ€™1,5 per cento fino al 2031 rispetto a un Pil senza questi speciali sostegni post-pandemici.

 

โ€ข Rincari top al Nord: in particolare in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto

A livello regionale, visto che la maggioranza delle attivitร  produttive e commerciali sono ubicate al Nord, i rincari relativi al 2025 di luce e gas interesseranno, in particolare, le aree che presentano i consumi maggiori: vale a dire la Lombardia con un aggravio di 3,2 miliardi di euro, lโ€™Emilia Romagna con +1,6 miliardi, il Veneto con +1,5 e il Piemonte con +1,2. Sullโ€™incremento di costo previsto per questโ€™anno che, ricordiamo, a livello nazionale dovrebbe essere pari a 13,7 miliardi, 8,8 (pari al 64 per cento del totale), saranno in capo alle aziende settentrionali (vedi Tab. 2).

 

โ€ข Piรน cara lโ€™energia del gas

Come dicevamo piรน sopra, la variazione di spesa rispetto lโ€™anno scorso interesserร  maggiormente lโ€™energia elettrica del gas. Gli imprenditori pagheranno le bollette elettriche 9,8 miliardi in piรน e del gas solo, si fa per dire, 3,9 miliardi. Per lโ€™elettricitร  gli incrementi piรน significativi riguarderanno sempre il Nord, in particolare la Lombardia con 2,3 miliardi aggiuntivi, il Veneto con +1 miliardo e lโ€™Emilia Romagna con +986 milioni. Il settentrione dovrebbe farsi carico di oltre il 61 per cento dellโ€™incremento di costo (vedi Tab. 3). Per quanto concerne il gas, invece, i costi aggiuntivi interesseranno soprattutto la Lombardia con +887 milioni, lโ€™Emilia Romagna con +660 milioni e il Veneto con +480 milioni. Dei 3,9 miliardi di rincari relativi alle bollette del gas, 2,8 miliardi (pari al 70,8 per cento del totale) dovrebbero gravare sulle imprese del Nord (vedi Tab.4).

 

โ€ข In Lombardia quasi un quarto dei consumi di energia e gas del Paese

Con 49.331 GW/h di consumi elettrici registrati nel 2023, pari al 23,8 per cento del totale nazionale, la Lombardia รจ la regione che ha le imprese piรน energivore dโ€™Italia. Seguono le realtร  produttive del Veneto con 22.578 GW/h (10,9 per cento del totale) e lโ€™Emilia Romagna con 20.934 GW/h (10,1 per cento del totale). Sui 207.434 GW/h consumati a livello nazionale, il 61,3 per cento รจ attribuibile alle imprese del Nord (vedi Tab. 5). Anche per quanto riguarda il gas, la regione che nel 2023 ha censito i consumi piรน elevati รจ Lombardia con 48.201 GW/h (22,4 per cento del totale nazionale). Seguono lโ€™Emilia Romagna con 35.828 GW/h (16,7 per cento) e il Veneto con 26.057 GW/h (12,1 per cento).

โ€ข Ecco i settori piรน a rischio rincari

Con unโ€™eventuale impennata dei costi delle bollette elettriche, i settori piรน โ€œcolpitiโ€ potrebbero essere quelli che registrano i consumi piรน importanti. Riferendoci ai dati dei consumi pre-Covid, essi sono:

โ€ข metallurgia (acciaierie, fonderie, ferriere, etc.);

โ€ข commercio (negozi, botteghe, centri commerciali, etc.);

โ€ข altri servizi (cinema, teatri, discoteche, lavanderie, parrucchieri, estetiste, etc.);

โ€ข alimentari (pastifici, prosciuttifici, panifici, molini, etc.);

โ€ข alberghi, bar e ristoranti;

โ€ข trasporto e logistica;

โ€ข chimica.

 

Per quanto concerne le imprese gasivore, i comparti che potrebbero subire gli effetti economici maggiormente negativi potrebbero essere:

โ€ข estrattivo (minerali metalliferi ferrosi e non ferrosi, etc.);

โ€ข lavorazione e conservazione alimenti (carni, pesce, frutta, ortaggi, oli e grassi, etc.);

produzione alimentare (pasta, pasti, gelati, etc.)

โ€ข confezione e produzione tessile, abbigliamento e calzature;

โ€ข fabbricazione/produzione legno, carta, cartone, ceramica, utensileria, plastica e chimica;

โ€ข fabbricazione apparecchiature elettriche ed elettroniche, macchine utensili e per lโ€™industria, etc.;

โ€ข costruzione di navi e imbarcazioni da diporto.

 

 

 

 

 

 

 

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