giovedì 13 Novembre 2025

Lieve calo della tassazione sulle imprese personali nel 2024 al 52,3% dal 52,8%, e conferma di consistenti divari territoriali. Sono le principali evidenze dell’Osservatorio sul fisco della CNA “Comune che vai fisco che trovi” giunto alla settima edizione e illustrato oggi alla presenza del viceministro Maurizio Leo.

Cna: tasse su artigiani in lieve calo, dal 52,8% al 52,3%. Confermati consistenti divari territoriali

In media, le imprese hanno lavorato per il fisco fino al 9 lugliodue giorni in meno rispetto all’anno precedente. Dalla fotografia scattata dall’Osservatorio CNABolzano si conferma sul gradino più alto del podio con una tassazione al 46,3% mentre a chiudere la graduatoria dei 114 capoluoghi di provincia è Agrigento con una pressione fiscale complessiva del 57,4%.

Il rapporto della CNA riguarda un’impresa tipo rappresentativa. Nello specifico un’impresa individuale che utilizza un laboratorio artigiano di 350 mq e un negozio di proprietà destinato alla vendita di 175 mq con valori immobiliari di 500mila euro in tutti i comuni, ricavi per 431mila euro e un reddito d’impresa di 50mila.

Le differenze territoriali riflettono in particolare le addizionali regionali e comunali sul reddito, l’IMU e l’imposizione per raccolta e gestione rifiuti. Il rapporto inoltre rileva che il livello di tassazione è più elevato nelle province dove è minore l’efficienza della gestione e della qualità dei servizi offerti a cittadini e imprese. In media nel nord-Italia la pressione fiscale è più lieve rispetto al Sud.

Nel complesso la divergenza territoriale rimane di 11 punti come l’anno precedente. Soltanto in 10 comuni il total tax rate è inferiore al 50%. Tra le grandi città Milano è in 18ma posizione con una pressione complessiva al 50,5% che consente di smettere di lavorare per il fisco il 3 luglio, a Palermo il tax free day è il 7 luglio (46ma in classifica), il 12 luglio a Roma e Genova, il 15 a Torino che mostra un total tax rate al 53,9%, il 17 a Firenze, il 19 luglio a Napoli mentre a Bologna si deve attendere fino al 23 luglio.

La presentazione del Rapporto è stata aperta dal Presidente Nazionale, Dario Costantini, il quale ha sottolineato che “il nostro Osservatorio certifica una lieve riduzione del total tax rate ma è evidente che il livello di tassazione resta molto elevato e rappresenta un vincolo alla crescita. Le imprese meritano un fisco più leggero, più semplice e più equo”.

La settima edizione di “Comune che vai, fisco che trovi” è stata l’occasione anche per presentare una serie di proposte da parte della Confederazione nell’ambito della delega per la riforma organica del fisco. Il Segretario generale CNA, Otello Gregorini, ha messo in risalto che alcune “nostre proposte sono già state recepite nella delega”. Il nostro approccio è “la collaborazione e auspichiamo che altre proposte possano trovare attuazione nella delega”. In particolare “la semplificazione, riforma del catasto avvicinando il valore tassato al valore di mercato. E poi uniformità delle detrazioni a prescindere dal reddito”. Gregorini ha poi sottolineato in particolare l’importanza del passaggio generazionale. “Dobbiamo favorire questo processo, fiscalmente e finanziariamente, per non disperdere preziose competenze”.

A illustrare le proposte CNA, il responsabile politiche fiscali, Claudio Carpentieri. Proposte definite interessanti dal viceministro Leo che ha nel suo intervento ha ricordato quanto realizzato finora con la delega e l’impegno a ulteriori interventi. Il vincolo sono le risorse, “sono favorevole alle semplificazioni, e sono pronto a realizzare tutte quelle a costo zero”. Poi ha ricordato che “abbiamo introdotto la detassazione dei premi di risultato e questa è la strada da seguire. È giusto che il reddito che viene prodotto in più abbia una tassazione minore” perché va nella direzione di una maggiore produttività. Leo ha ribadito che uno degli obiettivi è rendere l’Ires premiale “strutturale, semplificandola”. “Vediamo come far confluire l’Ires con il principio di ‘chi assume meno paga’ nella prossima legge di bilancio”.

Coincidenza, infine, tra le proposte CNA e il viceministro sulla nuova rottamazione. “Nessuno nella maggioranza di governo è contrario alla rottamazione” ma va fatta “cum grano salis” ha detto Leo, “interventi selettivi per chi si trova effettivamente in difficoltà”, senza dare spazio ai “recidivi che possono pagare” e che usano “meccanismi pretestuosi” per non farlo.

 

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