ย Il Consiglio Nazionale dei commercialisti esprime apprezzamento per il decreto correttivo in materia di cooperative compliance, adempimenti e concordato preventivo biennale licenziato oggi dal Consiglio dei ministri.
Cooperative compliance, adempimenti e concordato, commercialisti: “Bene decreto correttivo”
Il decreto, infatti, accoglie molte delle proposte avanzate dal Consiglio Nazionale. In particolare, di grande rilievo sono le modifiche introdotte in materia di concordato preventivo biennale per il quale viene prevista, tra lโaltro, una tassa piatta opzionale sullโincremento di reddito concordato variabile tra il 10% e il 15% nonchรฉ la precisazione che la protezione dagli accertamenti basati su presunzioni semplici si estende anche ai forfettari e include lโIVA per i contribuenti a cui si applicano gli ISA.
โIl decreto valorizza il costante dialogo con le Istituzioni di riferimento. Abbiamo operato nella logica di andare incontro alle esigenze quotidiane dei colleghi e, nel contempo, di rendere piรน efficienti gli strumenti normativi esistenti come, ad esempio, lโampliamento del termine a 60 giorni per la definizione degli avvisi bonari e, per quanto riguarda lโadempimento collaborativo, prevedere, per coloro che adottano volontariamente il tax control framework, la totale disapplicazione delle sanzioni amministrative per le violazioni relative ai rischi fiscali comunicati preventivamente โ dichiara Elbano de Nuccio, Presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti โ. Rivolgo, inoltre, un particolare ringraziamento per il consueto ascolto ricevuto dal Governo, nella persona del Viceministro Maurizio Leo, dai Presidenti delle Commissioni parlamentari che si sono occupate del provvedimento, Massimo Garavaglia e Marco Osnato, e da tutti i membri delle stesse Commissioni e dallโAgenzia delle Entrateโ.
โIl correttivo recepisce alcune nostre proposte che riteniamo molto importanti โ commenta Salvatore Regalbuto, Consigliere Tesoriere del Consiglio nazionale dei commercialisti con delega alla Fiscalitร โ. In particolare, la messa a regime del termine al 31 ottobre per la presentazione del modello redditi e del 31 luglio per lโadesione al concordato preventivo biennale, ma soprattutto lโampliamento da 30 a 60 giorni del termine per il pagamento, integrale o della prima rata, degli avvisi bonari. Questโultima modifica รจ stata tenacemente richiesta dal Consiglio Nazionale nella consapevolezza che il maggior termine consentirร una gestione piรน efficace e meno frenetica degli avvisi da parte dei Colleghi ma anche da parte dellโAgenzia delle Entrate, con indubbi benefici per tutti. La norma ha richiesto un tangibile sforzo per individuare le coperture finanziarie e anche per questo deve essere valorizzato lโimpegno delle Commissioni Parlamentari, del Governo e della stessa Agenzia delle Entrate per introdurre una modifica quanto mai opportunaโ.