Eni, azienda globale dellโenergia,ย Fincantieri, azienda globale nella cantieristica navale ad alta complessitร , eย RINA, gruppo multinazionale di consulenza ingegneristica, certificazione e ispezione, hanno presentato a Roma – alla presenza del Ministro per lโAmbiente e la Sicurezza Energetica On. Gilberto Pichetto Fratin – lโOutlook sul Trasporto Marittimo Sostenibile, uno studio sul comparto realizzato con il supporto tecnico diย Bain & Company Italia.
Lo studio, che si pone lโobiettivo di dare un contributo per accelerare il percorso di decarbonizzazione del settore del trasporto marittimo in linea con il target di Net Zero al 2050, si inserisce nel piรน ampio contesto dellโaccordo siglato il 25 marzo 2024 da Eni, Fincantieri e RINA con la volontร di sviluppare un osservatorio su scala globale sulle prospettive di evoluzione delle soluzioni di decarbonizzazione sostenibili per il settore nel medio-lungo periodo.
Il settore marittimo รจ responsabile di circa il 3% delle emissioni globali di CO2 e punta a raggiungere la neutralitร carbonica entro il 2050. Pertanto, รจ essenziale disporre di una roadmap definita e realistica che minimizzi incertezze e rischi per gli investitori e fornisca soluzioni percorribili ed economicamente efficienti per lโintera industria.
Lโanalisi, che adotta un approccio olistico per rispondere a questโesigenza, offre per la prima volta una panoramica globale delle opzioni percorribili per ciascun segmento di naviglio nelle diverse regioni del mondo. Inoltre, combina una valutazione dei volumi con unโanalisi integrata dei costi per gli armatori e degli investimenti che il comparto logistico e portuale richiede. I vettori energetici in grado di ridurre, nel breve termine, le emissioni di CO2 sono principalmente:
โขย il GNL (gas naturale liquefatto), prodotto fossile a minore intensitร carbonica, che comporta tuttavia investimenti infrastrutturali di deposito, stoccaggio e rifornimento nei porti,
โข i biofuel: HVO, utilizzabile anche in purezza e senza necessitร di investimenti infrastrutturali, e FAME, con significative limitazioni allโutilizzo in purezza.
Nel lungo termine i biocarburanti, anche grazie allโingresso di BioGNL e Biometanolo, continueranno ad essere la soluzione prevalente del segmento mercantile. I carburanti sintetici prodotti da idrogeno verde e lโidrogeno stesso, per determinati casi dโuso (ad esempio crociere di bassa e media potenza), potranno assumere un ruolo crescente grazie al progressivo aumento di competitivitร e sviluppo della supply chain.
Giuseppe Ricci, Direttore Operativo Trasformazione Industriale di Eni, ha commentato: ยซUn anno fa ci eravamo impegnati con Fincantieri e RINA a sviluppare un Osservatorio su scala globale sulle prospettive di evoluzione delle soluzioni di decarbonizzazione sostenibili per il settore marittimo. Da questo studio, frutto dellโunione di competenze, risorse e tecnologie tra player del settore, รจ emerso oggi un quadro chiaro, in grado di fornire indicazioni utili per elaborare e concretizzare iniziative importanti per la decarbonizzazione del trasporto navale nei diversi ambiti e tenendo conto degli impatti in tutti i componenti della filiera. Come sostenuto anche a livello comunitario, รจ oramai condiviso che i biocarburanti, in particolare quelli giร disponibili e utilizzabili in purezza come lโHVO, sono attualmente tra le migliori soluzioni adottabili per ridurre le emissioni GHG anche del comparto marittimoยป.
Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri, ha dichiarato:ย ยซLa decarbonizzazione del trasporto marittimo รจ una sfida che richiede visione industriale e capacitร di trasformare lโinnovazione in soluzioni concrete. Lo Studio sul Trasporto Marittimo Sostenibile, illustrato oggi, rappresenta un passo strategico in questa direzione: unโanalisi integrata fondata su dati e scenari reali e sviluppata con il contributo di attori leader nei rispettivi settori. Da qui, la volontร di costituire un osservatorio su scala globale che rafforzi il nostro impegno nel guidare la transizione verso una riduzione dellโimpatto ambientale, assicurando valore e competitivitร lungo lโintero ciclo di vita della nave.Fincantieri, inoltre, con lโobiettivo Nave Net Zero al 2035, punta ad anticipare il futuro, guidando il cambiamento e integrando tecnologia e sostenibilitร per garantire competitivitร ยป.
Carlo Luzzatto, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RINA, ha affermato: ยซIl trasferimento di competenze รจ un fattore chiave per accelerare la transizione energetica. La nostra capacitร di mettere a fattor comune know-how ed esperienze maturate in settori diversi – come lโenergia e il navale, che presidiamo da tempo – ci permette di sviluppare soluzioni efficaci per la decarbonizzazione. Sinergie come questa con Eni e Fincantieri sono fondamentali per trasformare lโinnovazione in soluzioni concrete, generando benefici per tutti gli attori della filiera dello shipping e dei trasportiยป.
Pierluigi Serlenga,ย Managing Partner Italia di Bain & Company, ha aggiunto ยซGli operatori del settore e gli investitori hanno bisogno di una visione chiara per orientare le scelte tecnologiche e gli investimenti. Con questa prima edizione dellโOsservatorio, abbiamo fornito uno strumento utile per interpretare lโevoluzione del fuel mix nel breve e nel lungo termine. A partire dal 2040, entreranno progressivamente in uso nuove soluzioni – su rotte e casi dโuso specifici – che si affiancheranno a biocarburanti e LNG, il quale perรฒ dovrร derivare da fonti bio. ร quindi fondamentale sviluppare una roadmap per adeguare il sistema portuale italiano, cosรฌ da mantenerlo competitivo e centrale nelle future rotte marittime a basse emissioni. Stimiamo che, entro il 2050, saranno necessari circa 24 miliardi di euro di investimenti per lโintero sistema portuale europeo: una parte significativa di questa spesa rappresenta una concreta opportunitร di business per la filiera italianaยป.
Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri Carlo Luzzatto, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RINA Giuseppe Ricci, Direttore Operativo Trasformazione Industriale di Eni, Pierluigi Serlenga, Managing Partner Italia di Bain & Company
SCHEDA DI APPROFONDIMENTO
Attualmente, il settore marittimo dipende prevalentemente dai combustibili tradizionali che costituiscono il 93% del consumo complessivo. Lโobiettivo di azzerare le emissioni entro il 2050 sta generando un cambiamento significativo nellโindustria, con una crescente adozione di diverse fonti di propulsione. Nel 2023, circa il 50% degli ordini di nuove navi รจ stato indirizzato verso combustibili alternativi, con una tendenza verso una maggiore sostenibilitร . I porti stanno iniziando a rispondere a queste nuove esigenze, sviluppando infrastrutture per supportare diverse opzioni tecnologiche e di combustibili. Tuttavia, questi sforzi non sono ancora sufficienti.
L’adozione di nuove tecnologie e di combustibili alternativi dipenderร da una molteplicitร di fattori di diversa complessitร , tra cui le strategie energetiche nazionali e regionali, il comportamento dei consumatori, le dinamiche macroeconomiche, le tendenze geopolitiche e i rischi associati alla catena di approvvigionamento, nonchรฉ lo sviluppo tecnologico delle diverse soluzioni.
LโOutlook presentato analizza tre scenari futuri basati su diversi livelli di ambizione di decarbonizzazione, progressi tecnologici e disponibilitร di combustibili e infrastrutture. Le previsioni indicano una decarbonizzazione piรน rapida nell’UE e negli Stati Uniti, mentre in Asia-Pacifico e nel resto del mondo lโuso di combustibili fossili e GNL continuerร a predominare, rappresentando circa il 70% del mix energetico entro il 2050.
Nel periodo 2030-2040, Europa e Nord America vedranno un significativo passaggio dai combustibili fossili ai biocarburanti HVO – che costituiranno il primo pilastro della transizione – e al GNL, anche in forma bio. Per quanto riguarda i primi, essi sono giร disponibili nei porti chiave e offrono una certa resilienza ai costi; la seconda opzione rimane economicamente competitiva per il prossimo decennio, pur dovendo affrontare le crescenti penalitร previste a partire dal 2040.
Per raggiungere la neutralitร carbonica entro il 2050, sarร necessario esplorare anche nuovi combustibili alternativi, come i carburanti sintetici prodotti da idrogeno verde, che diventeranno tuttavia competitivi rispetto ai combustibili fossili solo dal 2040.
Nel lungo termine, i biocarburanti prodotti da materie prime rinnovabili e i carburanti sintetici saranno cruciali per la decarbonizzazione delle navi mercantili di medio e lungo raggio, mentre le bioenergie saranno sufficienti per le navi a corto raggio. Per quanto riguarda le crociere, oltre ai biocombustibili HVO si prevede lโutilizzo di combustibili sintetici per le navi del segmento di medio-piccola taglia (luxury e exploration), mentre per le navi di grande/media taglia (upper premium e contemporary) si prevede una maggiore dipendenza dalle bioenergie, come biocarburanti HVO, bioGNL e biometanolo.
La transizione richiederร , nel lungo termine, investimenti significativi nei porti per adeguare le infrastrutture necessarie al rifornimento di combustibili alternativi: solo nell’Unione Europea si stima che saranno necessari fino a 24 miliardi di euro. In termini di risorse necessarie, i biocarburanti HVO e il GNL avranno un impatto contenuto (circa 15%) grazie alla possibilitร di sfruttare le infrastrutture giร esistenti. I carburanti sintetici avranno invece una significativa incidenza (circa 85%), poichรฉ le relative infrastrutture sono ancora da sviluppare.