Raggiungere iย 9 miliardi di euroย di esportazioni agroalimentari negli Stati Uniti รจ lโobiettivo secondo Coldiretti e Filiera Italia, anche se pesano i dazi e il dollaro debole.
Fancy Food, Coldiretti – Filiera Italia: 9 miliardi obiettivo export 2025 cibo made in Italy in USA
Il primo mese di applicazione deiย dazi Usaย ha drasticamente ridotto la crescita delle esportazioni diย cibo Made in Italy negli States, crollata alย +1,3%ย rispetto alย +28,7%ย dellโanno precedente. Un campanello dโallarme da tenere in considerazione rispetto alle trattative in corso tra Unione Europea e Stati Uniti.
Ad affermarlo รจ unโanalisiย Coldirettiย su datiย Istatย diffusa in occasione dellโapertura delย Fancy Food a New York, con lโincontro su โLโeccellenza del modello alimentare italianoโ organizzato da Coldiretti e Filiera Italia al Padiglione Italia (Level 3 โ stand No. 2718 โ 2825), con la presenza diย Vincenzo Gesmundo, Segretario Generale Coldiretti,ย Ettore Prandini, Presidente Coldiretti,ย Luigi Scordamaglia, Amministratore Delegato Filiera Italia,ย Matteo Zoppas, Presidente Ice, lโambasciatoreย Maurizio Massari, Rappresentante Permanente dโItalia alle Nazioni Unite a New York,ย Michele Candotti, Chief of Staff and Director of the Executive Office of the United Nations Development Program (UNDP),ย Jacopo Morrone, Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attivitร illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari eย Francesco Lollobrigida, Ministro dellโAgricoltura, della Sovranitร Alimentare e delle Foreste.
Ad aprile, quando sono entrate in vigore le tariffe aggiuntive sulle merci di importazioni europee volute dal presidente Donald Trump ( prima al 20%, dal 2 allโ8 del mese, e poi dimezzati al 10%), la crescita delleย esportazioni agroalimentariย negli Stati Uniti รจ drasticamente diminuita rispetto allo stesso mese dellโanno precedente.
Ma il confronto รจ negativo anche rispetto al primo trimestre del 2025, dove si รจ avuto un incremento dellโ11%, perfettamente in linea con lโandamento medio decennale.
Per un bilancio piรน chiaro si dovranno comunque aspettare i dati di maggio e giugno, quando lโeffetto โscorteโ sarร sicuramente finito.
Inizio 2025 la crescita poi il calo
Dopo la corsa di fine 2024 a fare incetta di cibo italiano nellโattesa di capire quali sarebbero state le mosse di Trump, il 2025 si รจ aperto, infatti, ancora con il segno positivo anche se col passare delle settimane ha iniziato a prevalere lโincertezza.
I primi segnali negativi sono arrivati dal vino. Secondo lโanalisi Coldiretti su dati Eurostat, ad aprile si รจ registrato un calo in valore del 9%, a fronte di un +18,1% dellโaprile 2024. Le vendite di formaggi restano, invece, con il segno positivo nello stesso mese (+7%), ma lontano dal +24,5% registrato ad aprile 2024. Per lโolio dโoliva si passa dal +75% dโaprile 2024 (legato allโaumento dei prezzi) al -17% attuale.
Lโimpatto tra inflazione e italian sounding
Ma i dazi impattano anche cui consumatori americani, con lโaumento dellโinflazione che ne erode il potere dโacquisto, con lโindebolimento del dollaro. Se il dazio al 10% dovesse rimanere, ciรฒ comporterebbe un aggravio di spesa per i cittadini statunitensi di quasi 800 milioni di euro, che si tradurrebbero inevitabilmente in ricadute anche sulle aziende italiane, vista la richiesta di โscontiโ da parte degli importatori riscontrata nelle scorse settimane.
La diminuzione dei consumi si traduce inevitabilmente in prodotto invenduto per le imprese tricolori, costrette a dover cercare nuovi mercati. Il tutto senza dimenticare il pericolo falsi. Gli Usa si piazzano in testa alla classifica dei maggiori taroccatori con una produzione diย italian soundingย che ha superato i 40 miliardi in valore e che vede come prodotto di punta i formaggi.
Un fenomeno che potrebbe trovare una ulteriore spinta dallโeventuale imposizione di dazi sullโagroalimentare Made in Italy. Lโaumento dei prezzi degli โoriginaliโ potrebbe portare i consumatori americani a indirizzarsi su altri beni piรน a buon mercato, proprio a partire dai cosiddetti โitalian fakeโ. Facendo cosรฌ il gioco di chi negli usa ha sferrato lโoffensiva a favore dei nomi generici quali Parmesan etcโฆ
Prandini (Coldiretti): โLโUe trovi soluzioni diplomatiche e contrasti la burocrazia internaโ
โEโ importante che lโUe trovi una soluzione diplomatica condivisa per evitare i danni causati dalle guerre commerciali ma รจ ugualmente essenziale che allโinterno dellโUnione si apra un confronto su temi che fanno altrettanti danni alle nostre imprese, a partire dalla burocrazia. Un vero e proprio costo occulto che appesantisce la vita e i bilanci delle aziende italianeย โ sottolineaย il presidente di Coldiretti Ettore Prandiniย -.ย E serve anche che si eliminino una volta per tutte tutti quei โdaziโ interni che non permettono in molti casi una competizione leale allโinterno delle stesse imprese Ueโ.
Gesmundo (Coldiretti): โI dazi minacciano tutta lโeconomia nazionale, nessun compromesso sulla qualitร
โI dazi Usa rischiano di avere un peso rilevante per lโeconomia nazionale, poichรฉ parliamo di un mercato straordinariamente importante per il nostro Paese. A pagarne le conseguenze potrebbero essere tutti i cittadini italiani, non solo le imprese che operano sul mercato statunitenseย โ evidenziaย Vincenzo Gesmundo, segretario generale di Coldirettiย โ.ย Un aspetto di cui ogni trattativa dovrร tener conto, anche se resta chiaro che non saremo disposti in alcun modo a tollerare compromessi al ribasso rispetto alla tutela delle nostre aziende cosรฌ come della salute dei consumatoriโ.
Scordamaglia (Filiera Italia): โLโeccellenza italiana anti-malattie, strategia ONUโ
โLโevento di oggi รจ finalizzato anche a contrastare la riduzione in atto delle nostre esportazioni su quel mercato evidenziando come il cittadino americano sia sempre piรน interessato al nostro modello alimentare, alla nostra dieta equilibrata in quanto vero toccasana contro le malattie non trasmissibili legate soprattutto consumo di alimenti ultraprocessati e ultraformulati lontanissimi dal nostro modello alimentare e che lโOnu ha messo questโanno al centro della sua strategiaโ ha aggiuntoย Luigi Scordamaglia amministratore delegato di Filiera Italia.
Precedenti dazi Trump: impatto negativo su frutta, carni, formaggi e vino (-6%/-28%)
Secondo unโanalisi Coldiretti su dati Istat, i dazi imposti durante la prima presidenza Trump su una serie di prodotti agroalimentari italiani avevano portato a una diminuzione del valore delle esportazioni (confronto annuale tra 2019 e 2020) che รจ andata dal -15% per la frutta al -28% per le carni e i prodotti ittici lavorati, passando per il -19% dei formaggi e delle confetture e il -20% dei liquori. Ma anche il vino, seppur non inizialmente colpito dalle misure, aveva fatto segnare una battuta dโarrestoย delย 6%.