I gestori dei carburanti dellaย Faib Confesercenti, dellaย Fegicaย e dellaย Figisc โ Anisa Confcommercioย esprimono contrarietร per la riforma della distribuzione dei carburanti che oggi รจ allโesame del Cdm sostenendo che si tratta di una riforma โincautaโ e โla peggior da quando in questo paese sono cominciati i rifornimenti ai veicoliโ.
Gestori carburanti: “Riforma incauta. Pronti a iniziative e a chiusura impianti”
โAlla Categoria non resta altra strada che la contrapposizione dura al disegno del Governo ricercando, con i gruppi parlamentari di maggioranza ed opposizione le necessarie convergenze. Appena assegnato il ddl al ramo del Parlamento individuato, le Federazioni di rappresentanze dei Gestori fisseranno iniziative sindacali e tempi e modalitร di svolgimento di unโazione di chiusura di tutti gli impianti. Stradali ed autostradali con manifestazioni nel territorio (anche nel corso della prossima campagna elettorale per le regionali)โ.
โMaturata nelle โsegrete stanzeโ del Ministero di Urso alle quali รจ ammesso un ristretto cenacolo di petrolieri โ sottolineano Faib, Fegica e Anisa -, la proposta che arriva in Cdm รจ una vera e propria violenza alla realtร : si distrugge lโultimo anello della catena (i Gestori) per premiare le compagnie petrolifere che nel corso degli ultimi 3-5 anni hanno chiuso bilanci con utili mostruosi, anche a scapito dei margini dei Gestori e sulle spalle dei clienti. Il Governo ha anche cancellato la norma che obbligava la pubblicizzazione del differenziale fra prezzo self e servito che, a spanne, vale oltre 1
miliardo di euro per le compagnie. Una schizofrenia incomprensibile: prima lโobbligo per i Gestori del cartello (inutile) del prezzo medio regionale ed adesso, addirittura, la cancellazione dellโunica informazione utile ai clientiโ.
Forse, sottolineano, โil Governo ha deciso di โcompensareโ i petrolieri ringraziandoli, in questo modo, per lโacquiescenza dimostrata alle politiche di esclusione sociale messe in atto dallโEsecutivo: una vera e propria vergogna che non ha pari nella storia di questa categoria! E, per meglio consentire lo โsfruttamentoโ intensivo dei Gestori si precarizzano i contratti che saranno applicati a discrezione delle compagnie senza alcuna contrattazione della parte economica e normativa: finti contratti di durata quinquennale che possono essere disdettati con 90 giorni di preavviso. Quindi contratti che, nella realtร , durano 90 giorni. Eโ vero, scompare la dicitura urticante โcontratti di Appaltoโ ma la sostanza รจ la stessa; la precarietร รจ la stessa; lโinvadenza delle compagnie sarร la stessa; i consumatori potranno sperare di trovare un distributore e di pagare il carburante il giusto prezzo? Per le bonifiche, invece, basta cambiare il nome alla procedura di compatibilitร ambientale: sarร cosรฌ sufficiente inertizzare i siti degli impianti dismessi (premiando i titolari con circa 70.000 euro di soldi pubblici) per essere green e ricostituire la verginitร del terrenoโ.
Ovviamente ai Gestori espulsi, rilevano, โandrร un โpremio di consolazioneโ (max. 20.000 euro, in funzione degli anni di contratto residui). La Categoria che ha sempre ricercato il confronto con un Governo che, perรฒ, non aveva alcuna intenzione di avviarlo, si รจ vista โsbattere in facciaโ tutte le porte che potevano favorire unโintesa onorevole (come peraltro dimostrato dalla presentazione, bipartisan, di interrogazioni ed Odg nelle aule parlamentari)โ.